Nord e Sud - anno V - n. 43 - giugno 1958

sizioni che dominano ancora sulle nostre cognizioni in questa matew ria. Ci limitiamo qui a concludere che la migrazione ideale è la risultante di . una decisione assolutamente libera, presa con piena cognizione di causa; che la futura mobilità dipende dal successo dell'attuale riadattamento; e che gli sforzi di riadattamento nell'ambiente di vita e nell'ambiente di lavoro sono complementari. Ecco perchè le imprese hanno un compito determinante da svolgere : esse stanno all'origine delle offerte di impiego e, facendo arrivare da lontano i lavoratori, hanno un interesse e una responsabilità nell'accoglienza loro riservata. Se l'impresa ha sede in una regione socialn1ente poco attrezzata, essa si assume la responsabilità dell'insieme delle condizioni di vita materiali dei lavoratori di cui ha provocato lo spostan1ento; del resto, le difficoltà materiali nel campo del riadattamento vengono spesso addossate proprio ad esse. Nelle varie epoche della storia industriale, in Lorena, nella Campine, nel Piemonte, a Eindhoven in Olanda, le imprese hanno dovuto, per attirare la manodopera, procedere a vaste realizzazioni in materia di alloggio, di attrezzatura sociale, ecc. D'altra parte, un'accurata informazione e un'organizzazione minuziosa devono preparare ogni spostamento, sia nell'ambiente di partenza che in quello di arrivo. Un'armonizzazione dei punti di vista di tutti gli interessati, un coordinamento degli sforzi di tutti i responsabili, una sensibilità per gli aspetti umani del problema della emigrazione devono presiedere alla preparazione e all'esecuzione delle decisioni relative alla mobilità del lavoro e al •riadattamento. Se lo spostamento è convenientemente preparato, se gli individui sono -sufficientemente e tempestivamente informati, se trovano delle compensazioni positive al cambiamento di domicilio, se soprattutto i vantaggi dell'operazione appaiono chiaramente, non soltanto ai tecnici ma all'insieme del personale; se insomma il beneficio che ne traggono il gruppo e la collettività è abbastanza evidente, sembra che tutti gli ostacoli, di qualsiasi natura siano, possano essere superati. Questo carattere di evidenza vince l'esit~zione di fronte al timore delle difficoltà. [107] Bibloteca Gino Bianco

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