loro; rapp.orti i1nperniati sovente sulla solidità familiare, o di campanile, tna che talvolta uniscono tutti gli emigrati di uno stesso paese e per.fino l'insieme degli stranieri, quale che sia la loro nazionalità, viventi nella stessa località. È fuori dubbio che il trapianto provochi una reviviscenza delle solidarietà regionali o nazionali, che trovano la loro espressione nella compar5a e nell'attività di associazioni di immigrati o di stranieri. Tuttavia, questo bisogno di raggrupparsi appare più evidente presso i polacchi che non presso gli italiani. Va però tenuto presente che - sia nel caso di immigrati che si rinchiudano nel proprio ambiente allogeno e ne siano perfettamente soddisfatti, come nel caso degli immigrati che considerano con disprezzo gli atteggiamenti e i comportamenti degli autoctoni - l'adattamento viene a mancare. Così pure, gli atteggiamenti dei lavoratori di nazionalità diverse non sono identici, e le differenze collettive contano quanto quelle individuali. Ecco perchè numerosi immigrati sono scontenti di essere alloggiati in col<?nieper stranieri, in cui coabitano lavoratori di nazionalità di-- verse e talvolta ostili fra loro. Non è possibile pertanto dettare regole fisse. In Germania sono state istituite classi speciali per gli alunni non germanici, con particolare riguardo ai polacchi; e questa soluzione, che salvaguarda l'omogeneità delle classi tedesche, costituisce un freno all'adattamento. Al contrario, l'adattamento dei lavoratori tedeschi in Francia è stato realizzato soprattutto grazie al fatto che alunni tedeschi seguono a scuola le classi francesi; ed anche così è accaduto che in talune regioni si siano verificate difficoltà per la differenza di religione fra stranieri e francesi (scuole confessionali protestanti o cattoliche nell'Est). In.fine, tensioni in rapporto al1'ambiente locale sono spesso provocate dalla situazione degli operai celibi, o lontani dalle loro famiglie} per quanto riguarda i loro rapporti con il mondo femminile. In talune regioni della Germania si rimprovera a questi operai di rappresentare un fattore di conservazione e diffusione della prostituzione. Particolarmente complesso è il problema della presenza della moglie. Le mogli e i genitori degli operai italiani intervengono solo per il 15 % nell'emigrazione italiana, se si tiene conto del movimento stagionale. È vero che, in molti casi, la limitazione del permesso di soggiorno a determinate località e a determinati impieghi, come anche la sua limitazione nel tempo, scoraggiano lo spostamento con la famiglia, e, come in un circolo vizioso, [102] Bibloteca Gino Bianco
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