nifestarsi nella fase del reclutamento dei futuri emigranti. Talvolta si offrono nuovi impieghi a qualsiasi lavoratore della regione di reclutamento e, in caso di spostamento di operai specializzati, ci si rivolge troppo spesso esclusivamente a un numero ristretto di lavoratori che, pur rispondendo aJle condizioni tecniche e fisiche ideali, rischiano di non rispondere alle condizioni psicologiche. Le conseguenze di metodi del genere sono gravi ~ si sa che il numero degli italiani occupati in Belgio che ogni anno rimpatriano è quasi uguale al numero dei nuovi assunti. D'altra parte, la cifra annua dei lavoratori che entrano a far parte del personale operaio all'in .. terno delle miniere di carbon fossile supera talvolta 1'80 % degli effettivi totali. In un'impresa metallurgica del bacino di Liegi, subito dopo l'ultima guerra, la durata media dell'occupazione degli operai italiani è stata di tredici mesi su un periodo di tre anni. Queste decisioni di cambiamento di imprese o di ritorno al paese sono anche influenza~e, in uguale misura~ dall'atteggiamento negativo di talune forti personalità che inducono molti emigranti a seguire il loro esempio. Ciò significa che se si fosse proceduto ad una selezione della manodopera reclutata in Italia, intervistando i candidati all'e1nigrazione per assicurarsi che non partissero sulla scorta di false informazioni relative·alla loro sistemazione in Belgio e che si sarebbero adattati senza troppe difficoltà, sarebbe stato assunto un 20 % di meno, circa di lavoratori; ma l'assenza di questo 20 % avrebbe permesso di stabilizzare l'immensa maggioranza degli altri. Nel caso poi di spostamento di lavoratori specializzati, è opportuno non ricorrere esclusivamente agli operai ap_: partenenti allo stabilimento da trasferire. Ci si potrebbe utilmente rivolgere ad operai più giovani di altri stabilimenti, con una situazione personale che li renda più adatti all'emigrazione. Questo procedimento complica alquanto l'organizzazione dello spostamento, ma l'inconveniente è largamente compensato dal successodell'operazione. d) Riduzione delle pressioni collettive. - Si è anche già sottolineato fino a qual punto un'intera comunità locale possa insorgere contro ogni idea di spostamento dei lavoratori della regione. Le posizioni assunte sono talvolta molto nette, le pressioni esercitate talmente forti, da rendere quasi impossibile la partenza. È pertanto essenziale agire sull'opinione pubblica per allentare questo freno all'emigrazione. Occorre in particolare prendere i contatti necessari con i responsabili industriali, sindacali e politici, e avvi- [98] Bibliotecaginobianco
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