\ dell'estero, ti si preparano e ti si offeriscono a festeggiare il venticinquesi~ mo anniversario della tua assunzione ad amministratore delegato della Banca Commerciale Italiana. Un quarto di secolo, frazione inestimabile nella infinità del tempo, epJ?Ure magnum aevi spatitt,m quando lo si commisuri alla labilità, alla precarietà, alla rapidità di durata delle alte cariche e delle alte funzioni. Desiderano anche, i 11oveinfrascritti amici, che la loro partecipazione abbia un duplice carattere, che da ogni altra la distingua. In primo luogo, che ti venga da Nap.oli, val quanto dire dalla città ·che più ti è vicina per legami di famiglia, per saldezza di amicizie e per congenialità di vita e di pensiero. Basterebbe, ad aperta dichiarazione del tuo rapporto con Napoli nel regno dello spirito, la presenza tra noi di una signora, di Alda Croce, che, a parte il suo pers.onale tribt1to, vuol anche · rapprese11tare la continuazione ideale di quella che fu la profonda amicizia, e intima ,con1prensione, fra te e Benedetto Croce. Del che, a tacere di ogni altro risultame11to._fu ed è prova insigne sul ,piano della concretezza, quel1' lstituto Italiano per gli Stu.di Storici che è onore, nonchè della cultura, di Napoli e dell'Italia. In secondo luogo, che porti la nostra adesione al lato. meno appariscente, ma non meno singolare della tua ·personalità. Lungi da noi la intenzione, offensiva tanto per te quanto per gl'infrascritti, di ricamare in tuo onore apologie e panegirici; ma se dal riconoscimento dei fatti si deduca una qualche lode ammirativa, la colpa non è nostra, bensì dei fatti stessi. Vogliamo invece, approfittando della felice occasione di una ricorrenza che interessa particolarmente l'arido mondo delle cifre, rendere onore all'uomo che si sdoppia dal banchiere e dal finanziere; all'uomo, che pur sei, di alta cultura, di non intermesso interesse - e non fuggevole curiosità - per i progredimenti del pensiero, si attuino essi nel dominio della storia e della politica, o in quello dell'arte e della poesia. E mai adopreremo, nei tuoi riguardi, la orri1 bile parola << mecenate », che siede bene a sovrani indifferenti .o a ;plutocrati illetterati, e che istituisce una sorta di servile dipendenza dal benefattore al beneficiato. Noi sappiamo assai bene come tu intenda e pratichi il tuo apporto alle iniziative culturali: cioè, e soprattutto, come collaborazione viva, attiva, intellig~nte. Non è.di noi chi non sappia, per diretta esperienza, come tu << legga » veramente, non già scorra distratto, i li•bri che affluiscono nella tua cospicua bi1blioteca; segua, passo per passo, Biblote.ca Gino Bianco
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