Nord e Sud - anno V - n. 42 - maggio 1958

viene divisa una parte del dema11io,non crea le premesse per la conserva zione della restante parte. Posto il problema 11e.1suoi veri termini, escluse le mezze soluzioni non c'è che da riconsiderare: a) le aziende e i consorzi di gestione, i q11ali .. solamente garantiscono, nelrinteressè generale della universitas civium; un miglior godimento e 11n maggior rendimento dei demani boschivi e pascolivi sin qui conservatisi; ·b) la cooperazione, quale strumento ·per rimuovere l'agricoltt1ra parassitica che incrosta la terra di provenienza demaniale. Lungi dal considerare la cooperazione una formula magica, un toccasana universale, crediamo fermamente, però, che essa ·possa costi tuire l'ele1nento risolutiv.o di molte forme patologiche di proprietà e di ordinamenti produttivi. In breve} essa p11òintrodursi: I) per riord•inare << la proprietà demaniale promiscua in senso orizzon-- tale » - secondo la definizione del Vochting - sostituendo, cioè, all'allevamento brado e "polver.izzato", la zootecnia progredita dell'uso associaito; 2) per riordinare la proprietà demaniale promiscua in senso verticale, oome nel ,caso riferito del demanio di Colobraro; qui si potrebbero senza danno associare i propri·et·ari del soprassuolo e quelli cui si assegnerebbe il suolo; 3) ,per ricomporre le quote a cerea1 li, frazionate e polverizzate, sì da poter introdurre rotJazioni, erbai, allevamento, conci,mazioni organiche, ecc.; 4) per ricomporre, lu.ngo i fiumi, le quote piccolissime a or,ta~gi, convertendo la produzione disordinata per il co•nsu1no in produzione razio .. . nale per il mercato; 5) per un,ire e rafforzare, attraverso le cantine sociali, i proprietari delle quote a vigna, in modo da metterli al riparo dellia ·crisi che travolge i piccol1i produttori isolati; 6) per creare, ove ne esista la possibilità, laghetti collinari, alla costruzione dei quali lo Stato co.ntribuisce con il 75% della spesa, facendo sorgere, nei demani g,ià quotizzati, consorzi irrigui e trasformando gli ordi,namenti estensivi in intensivi. Gli esempi potrebbero continuare: dal parco maccl1ine all'oleificio l alla latteria sociali, dalla centrale ortofrutticola allo stabilimento di lavo razione delle carni, molti sono i campi in cui il •principio potrebbe avere ·feconda applicazione. L'ese1npio di tali cooperative, inoltre, potrebbe in- [87] Bibloteca Gino Bianco I

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