Nord e Sud - anno V - n. 42 - maggio 1958

cupati, mulattieri che, non essen·dovi utilizzazioni in corso, e non avendo traverse o catbone da trasportare per conto dell'imprenditore, fanno com-- mercio di legna. In tutti è una grar1 fretta perchè le guardie forestali possono ap-parire da un momento all'altro. Per questa gente il demanio è fonte, sia pure sussidiaria, di vita; e la sua sco,m1parsaequivarrebbe alla paralisi. Quelli accennati, pu~ non essend·o elementi traducibili in cifre, sono tuttavia da tenere nel debito conto quando si pone mano a trasformare un demanio. Sono usi da disciplinare e non da sopprimere; a1 busi da rep-rimere, ma che, a di1spetto delle leggi, continueranno fintantochè all'econo,mia medievale (la stessa di quando i signori che avevano tutto ,, infeudato, tollerarono e las·ciarono sussistere gli usi civici per il manteni-- mento della popolazione rurale) non si sarà sostituito qualcos'altro. E poichè la piccola proprietà contadina si esaurisce in sè e non crea stimoli per altre attività, tranne che i diretti .beneficiati, per forza di cose mino-- ranza, nessun vantaggio avranno, dalla trasformazione e quotizzazione. dei demani, gli artigiani ch·e vi si ap.provvigionavano di legno da lavorare, per esempio, in do,ghe, .oppure i mulattieri e, soprattutto, i nullatenenti, gli esclusi da qualsiasi processo produttivo; i quali, se il demanio si conserva, ne avranno legna p·er l'inverno e pascolo per quel capo minuto che, tenuto di notte in casa e condotto di giorno al demanio, si alleva senza spese. Si potrà obiettare ·che, di solito, non tutto il demanio si trasforma. Senonchè, con la messa a coltura anche solo di una parte dei :boschi e dei pascoli, si costringerà la popolazione, per tacere della categoria agguerrita degli allevatori di bestiame, a ritrarre quanto spetta~ oyvero occorre, dai luoghi che rimangono a bosco e a pascolo~ Questi, :per l'utilizzazione più intensa, attraverso i processi di degradazione esaminati al § III, sono destinati a deperire e scomparire. La contrazione della superficie, infatti, in presenza di ·bisogni immutati, renclerà .più arL1ua la sorveglianza ed esalterà l'abus.o, il godimento disordinato e vandalico. L'intervento degli Enti di Ri.forma, perciò, se per un conto è desiderabile, dato il patrimonio tecnico e di esperienza accumulati nel corso della loro attività, per un altro verso non allontana il pericolo di mortificare i bisogni della popolazione e cleterminare, alla lunga, la totale distruzione della parte di bosco e di pascolo corriunali riservati all'uso civico. È una soluzione che, mentre assicura t1n miglior ' lancio' delle quote e dei •poderi in cui [86] Bibloteca Gino Bianco

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