questi cedui aumenterà fortemente la tendenza a trasformarli· in altre colture», a meno che non si trovi « una destinazione economicamente· conveniente al materiale dei cedui, in attesa che tali boschi possan9 essere convertiti in fustaie >> ( 40 ). Per invogliare i •proprietari di boschi cedui a convertirli in alto fusto, la legge 14 dicembre 1955 n. 1318, qualora la ·conversione venga fatta secondo piani particolari di trasformazione e conservazione approvati da] Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, li esenta per 25 anni dal pa- · gamento dell'imposta fon·diaria e della sovrimposta provinciale e comunale. Si tratta di legge tro1ppo recente per poter dire quali risultati darà. In proposito, però, un illustre studioso (41 ) ha sollevato dei dubbi e ha proposto un espediente per i cedui che appartengono ai Comuni e ad altri • enti: . « un espediente prosp·ettato fin dalla legge 2 giugno 1910 n. 277, dietro ~nspirazione di quanto aveva ope1 rato qualche ex stato italiano per conse• guire lo stesso risultato: quello cioè di corrispondere a questi enti u·na indennità pari al reddito medio, netto, percepito da loro nell'ultimo quinquennio, per tutto il periodo neces~ario per ottenere che i boschi cedui o deteriorati diventino fustaie, seco1 ndo i piani di trasformazione e conseTvazione approvati dal Ministero. Questo esped•iente permetterebbe ai Comuni ed agli enti d,i provvedere alle ,proprie esigenze finanziarie, come hanno fatito in pa~-sato, sienza subire riduzioni di entraite per i propri bilanci, e lo Stato potrebbe d'altra parte, a trasformazione co,mp1 iuta, rifarsi in tutto o in parte delle somme anticipate, du,rante il periodo della trasformazione, sulla differenza .tra quello che ha corrisposto agli enti e quello che ricaverà dalla vendita delle fustaie ». La questione, comunque, è di grande momento. I cedui sono molto diffusi e la loro conversione i11fustaie oltre che scongiurare nuovi diboscamenti gioverebbe alla bilancia dei pagamenti. Noi difettiamo, infatti, di legname da opera e siamo costretti a importarne, mentre sciupiamo il nostro legno come combustibile. Si deve, quindi, da una parte cercare ( 40 ) GuGLIELMo GIORDANO,in << Atti del secondo convegno tecnico (Cosenza 25..2.6 settembre 1954) » or.ganizzato dalla Cassa per il Mezzogiorno sul ,tema << I problemi della montagna nell'Italia meridionale», Roma 1955, p. 125. ( 41 ) Ro:r..1UALD0TRIFONE, << Dai cedui alle fustaie - Dubbi e prospettive», in Giornale di Agricoltura del 17 febbraio 1957. [81]. Bibloteca Gino Bianco
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