., del potere politico in un mondo in cui contano le masse e le grandi organiz.zazioni, non porti in sè elementi di involuzione e di degenerazio12e oligarchica ed antidemocratica. D'altra parte, non si può non ricordare che la crisi comunista, che investe ora la << bttrocrazia » di partito, i quadri e i dirz·genti, dopo, aver scosso1 le élites intellettuali, do·vrebbe rappresentare per tutti un utile ammonimento,, rendere avvertiti cioè i Fanfani ed i Valori che anche il più ferreo apparato tzon resiste alla logica della libertà, e che tanto il corpo elettorale che le « basi» esigeranno alla lunga la tutela del loro, diritto alle scelte politiche. . I Vero è che il problema di Fanfani, che vuol sostituire alla co1 alizione dei notabili e dei «benpensanti>> un moderno· ed efficie11te strttmento· di direzione politica, si compi/ica oggi p,er la presenza nello schieramento cattolico di altre orga11izzazioni rigide e di altri apparati. La fase della f ormazione delle liste ha visto le esorbitanze e le pretese di queste << organizzazioni fiancheggiatrici>>che hanno rivendicato nelle liste una rappresentanza proporzionale ai voti che pretendono di controllare. Alla polemica con i « notabili» si è sostitttita la contrapposizione ed il gioco delle infiuenze .e delle pressioni dei vari organi permanenti, ideologici e di categoria e di interessi, che sono venitti acquistando sempre maggiore rilievo 11elpanorama del mondo cattolico. Sono orrganismi rigidi, nelle strutture e nelle dirigenze, che contendono· all'apparato del partito· prerogative e funzio1ii. · Sicchè la difficile alchimia della formazione delle ,liste democristiane è stata la diretta conseguenza di questa nuova situazione, e la rappresentanza parlamentare ci dirà fino a che punto ci troveremo di fronte ad uno schieramento cattolico << 01 moge11eo », oppure alla coalizione di gruppi di scarsa comunicabilità, che tra·ggono la loro ispirazione da basi le più varie, e che soggiacciono alle direttive di eteroigenee dirigenze. Diverso discorso, o,vviamente, deve tenersi per i partiti della destra reazionaria e fascista. La fluidità del loro elettorato trova riscontro nell' affannarsi caotico delle numerose consorterie che ne pretendono la rappresentanza e che abbiamo visto agitarsi incompo,stamente nella fase della preparazione delle liste, il cui unico elemento di rilievo è stata la « campagna acquisti» condotta con ostentata spregiudicatezza dal gruppo di Lauro che ambisce al controllo delle zone più retrive della società italiana. L' « americanisnio » di certe trovate del comandante e del suo· staff elettorale non possono supplire però alle senili deficienze, non soltanto di ordine ideo- [6] BiblotecaGino Bianco
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