Nord e Sud - anno V - n. 42 - maggio 1958

si è avuta coi D.L.L. 19 ottobre 1944, n. 279 e n. 284, sulla concessione di terre incolte ai contadini, il primo, e sull'acceleramento della ·procedura di ripartizione dei demani comunali, il secondo. Grande fu lo scempio di terre salde (pubbliche e, per una volta, anche ·private) che ne seguì. P . ' ' t rima, pero, c era sta a: c) la battaglia tlel gra1io. Iniziata nel 1925, la battaglia del grano aveva come fine di adeguare ]a produzior1e al fabbisogno~ Si voleva pervenirvi intensificando la coltura~ tanto che da più parti si sostiene che l'offensiva fu lanciata solo dopo la ultimazione e la messa a punto di una rete di impianti per la fa1 bbricazione di fertilizzanti, stesa dal Veneto alle Calabri e da una gra.nde società per l'industria chimica (32 ). Tuttavia la produzione aumentò non intensificando, ma estendendo ìa coltura. La superficie coltivata a grano giunse nel 1939 a 5,2 milioni di ettari, mentre la resa media t1nitaria oscillò, tra massimi di 16 e mi11imidi 1~, intorno ai 14 quintali per ettaro, Per effetto della protezione doganale aumentò, è vero, il valore della •produzione lorda, ma nel Mezzogiorno si trattò di aumento illusorio perchè fu pagato con la r.ovina dell'industria zootecnica. Il Vochting valuta in 4-5 milioni di capi l'impressionante calo del solo patrimo11io ovino; e calcola che « l'ecatombe ovina deve essere costata all'Italia, tra il 1926 e il 1929, una peridita netta di ben 400 milioni di lire, co11tro un ricav.o lordo di circa 200 milioni della :battaglia del grano>> (33 ). Senz'altro più grave si può immaginare sia stata la perdita di fertilità del suolo espresso in lire. Alla battaglia del gra110s'intrecciano altri motivi, tra cui quello della ( 32 ) cfr. P.S. su <<Il Politecnico» del 5 gennaio 1946; D. GuERIN, Le., p 281; PIETRO GRIFONE, <<Il capitale finanziario in Italia », Roma 1945, p. 60. ( 33 ) F. VocHTING, L c., p. 531. A p. 529 si legge che l' ,<aumento unilaterale del prezzo del grano invitava ad ampliare ulteriormente la cornice dei terreni marginali che, nel Sud, era sempre stata ampliata oltre misura per la forte pressione demografica >>; e più avanti: <<la protezione del prezzo del grano finì per venire meno completamente al compito educativo per il quale era stata introdotta, favorendo in linea di massima l'estensione piuttosto che l'intensificazione della coltura e producendo una corrente diretta a metodi di sfruttamento scadenti e da tempo ritenuti superati ». [72] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==