Nord e Sud - anno V - n. 42 - maggio 1958

sulla futura attività parlamentare, che non potrà facilmente prescindere.dal potere di discriminazione degli apparati. Senonché - e questo è l'altro elemento caratteristicodelle prossime elezioni - nelle liste di alcune grosse formazioni politiche è risultata prevalente la presenza diretta degli uomini di << apparato >> 01 comunque strettamente legati alle dirigenze di partito; non si tratta soltanto, come è facile constatare, di personalità eminenti che si dedicano ormai solo alla attività politica, ma di funzionari di partito, di attivisti e di organizzatori, per lo più giovani, che una critica troppo facile indica spregia.. tivamente come « professionisti della politica». Il fenomeno della presenza di questo <<personale>n>elle liste non è nuovo1 , e già in una certa misura s'era potuto constatare nel '48 e nel '53; e se per il partito comunista esso era ritenuto normale, dato il particolare carattere del rap.. porto di militanza che contraddistingue tutti i dirigenti di quel partito., per cui anche il parlamentare è in defi1iitiva un attivista, un ingranaggio dell'organiz.'Za.'Zione 1 anche quando non ha una specifica funzione nell'apparato del partito e dei sindacati, p,er gli altri partiti esso· sembrò segnare l'avvio alla burocratizzazione, di cui altri sintomi potevano cogliersi nel rafforzamento delle strutture e nell'esorbitanza degli apparati dalle primitive, limitate funzioni. Oggi gli << uomini di partito» portano avanti il processo che si poteva intravvedere nel '48 e nel '53; da un lato si sono assicurati il controllo delle leve di comando interno, che servono a mano·vrare e orie12tare le scelte dei militanti (la D.C. col Congresso di Napoli del '54, il P.S.l. co1i quello di Venezia del '56), dall'altro1 si fanno essi stessi diretta, mente portatori di contenuti politici all'elettorato, rinunciando alla me., diazione dei << notabili>>e degli uomini rappresentativi, le cui fortune volgono ormai ad un rapido declino. Questo discorso vale soprattutto per le due formazioni che, su opposte sponde, e sollecitate da differenti ideologie, aspirano tuttavia a rap- ,preset2taredue concezioni totali della società e dello Stato: tanto i democristiani che i socialisti vedono direttamente impegnati in queste eleziòni i «giovani» degli apparati, i teorici e i mistici dell'organizzazione, i tecnici della efficienza e .della continuità del «Partito». L'avvenire dirà se questo, che è un segno della trasformazione e della evoluzione necessaria degli strumenti di formazione della pubblica opinion~ e di e.rercizia [5] Bibloteca Gino Bianco

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