mila 988 >>. Dal 1860 al 1877 << il numero delle operazioni delle divisioni in massa e degli scioglimenti di promiscuità ascese a 263 per una estensione di ettari 106.026 >>(3 ). « Attorno al milione di ettari erano ancora nel 1876 le superfici interessate alle operazioni demaniali e nel s.olo Mezzogiorno continentale più di mezzo milione di ettari doveva ancora · essere sottoposto a quotizzazione e in gran parte in seguito lo fu » (4). Così quando nel 1927 fu emanata l'ultima legge generale in materia può ben dirsi che << dei patrimoni e dei demani comunali del Mezzogiorno e delle Isole non erano rimaste altro che le ,briciole: poveri pascoli di montagna, in massima parte, scoscese terre da semina altrove che assai meglio sarebbe stato restituire al pascolo » (5 ). La quantità delle 'briciole' ·può dare un'idea• della grandezza della torta disputata e divisa tra baroni, 1 borghesi e contadini, mentre la qualità spiega perchè si fosse placato l'appetito dei primi e cosa rimanesse alla fame I degli ultimi. Questi esercitavano sui demani~ come su gran parte dei feudi, diritti di uso (si ricordino i ,broccardi « uhi feuda ihi demania, uhi feuda ibi usus, uhi usus ihi demania ») ovvero diritti di godimento (legnatico, pascolo, ecc.) secondo alcuni concessi dalle signorie, secondo altri residuo di proprietà collettive infeudate. Il desiderio ·dei ·baroni di avere libera e assoluta la proprietà tenuta i11 godimento; le rivendicazioni dei contadini suffragate dal diritto, ma più dal bisogno; il giuoco dei governanti volto a trarre partito dal contrastc di interessi per tenere a bada potenti e oppressi; la formazione della proprietà borghese a spese di quella feudale, comunale e contadina; la necessità di liberare la terra dai ceppi degli t1si.civici, e di salvaguardare a 11n tempo i diritti essenziali delle popolazioni, sono dunque, in conclusione, i temi ar1tichi e recenti della questione, gli scogli contro cui si sono infranti numerose leggi ed estesi demani. Vole11doora esaminare nei suoi termini attuali la questione dell3: qua- ( 3 ) G1usT1No FoRTUNATO, << Il Mezzogiorno e lo Stato italiano '>, Firenze 1926, vol. I pp. 95-96. ( 4 ) MANLIO Ross1-D0RIA, <<.Riforma agraria e azione meridionalista », Bologna 1948, p. 146. ( 5 ) ib., p. 152. [51] Bibloteca Gino Bianco \
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==