ascetis1n·o, u•na rin11ncia programmatica ad operare. La professione del- . l'architetto militante, così come qualsiasi altra, non può essere determinata che da un susseguirsi di scelte; scelte che sono i nsieme etiche e culturali - ma soprattutto etiche -, ed il cui riproporsi ogni volta ricondiziona perennemente l'intransigenza del professionista: no n esistono qui « patenti di onestà » conferibili una volta per sempre. E' necessario•, sempre e in ciascuna O•ccasione, riproporsi in termini di critica rigorosa tutti gli interrogativi necessari, trarre da ogni esperienza un apporto che abbia validità generale, e infine, :anche di fronte a quelli che posson o sembrar.e successi, vittorie della cultura, sviscerare a fondo le situazioni. In presenza di un episodio come quello del grattacielo napoletano, (in cui è per lo meno lecito pensare che le sopravvenute resipiscenze nascano da n uovi accordi elettoralistici che vengono a modificare le alleanze che p rima avallarono lo scempio e lo resero possibile) c'è da chiedersi fino a quan do la cultura urbanistica dovrà continuare ad essere « strumento n di forze eh-e le sono eterogenee, e quando invece, finalmente, sarà libera e pienamente valida: quando cioè la sua azione cesserà di essere denuncia - e con seguenza - di situa .. zioni pi~ o meno scaI1Jdalose, pe,r divenire il presu,ppost o di una più degna e migliore condizione di vita. CORRADO BEGUINOT Una s~uola alla periferia di Napoli Il 42° Circolo didattico di Napoli abbraccia la sezione municipale di Miano, una grossa borgata di circa 16.000 abitanti che sorge a qualche chilometro di distanza dal restaurato Museo di Capodimonte. Miano non offre alcun particolare degno di rilievo. Vi s i notano i caratterj che sono tipici della maggior parte de~ paesi del Me zzogiorno: la diffusa miseria, strade piene di clamore, bambini abbandonati da mattina a sera in mezzo alla strada. Le condizioni economiche della zona sono precarie; esiste una industria della birra che non occupa manodopera loc ale. La composizione sociale della popolazione è pertanto simile a quella che si può riscontrare in altri quartieri analoghi della città di Napoli: venditor i ambulanti, pochi commercianti ed artigiani, qualche impiegato statale, manovali, disoccupati, ed altri che lavorano solo saltuariamente. Il costume ci vico degli abitanti è nel complesso abbastanza scadente, anche se non raggiun ge forme particolarmente deficitarie come invece accade nei comuni vicini di Marana e di Giugliano. Questa carenza di civismo, che nel corso di queste note sarà esaminata solo per quegli aspetti che influenzano la vita scolastica locale, va in parte [38] BiblotecaGino Bianco
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