Nord e Sud - anno V - n. 42 - maggio 1958

,· GIORNALEA PIU VOCI Gli ex comunisti sotto il cielo aperto Nord e Sud non può non augurare buona fortuna e lunga vita a Passato e Presente e a Tempi moderni dell'economia, della politica e della cultura, le due nuove riviste del libero pensiero marxista: tutto quello che rappresenta un'esigenza viva di libertà, di insofferenza delle dommatiche, di critica, di ricerca nuova e spregiudicata, deve essere salutato come un segno positivo, come una prova che la riflessione politica attraversa, forse, una crisi nel nostro paese, ma che è tuttavia vitale e capace di porsi i proble1ni. Che discuta11? della pianificazione o degli apparati, dello syiluppo ecor1omico o del parlamentarismo, i collaboratori di Tempi moderni e di Passato e presente danno prova di una fiducia nuova e verrebbe quasi voglia di dire incondita nella discussione e nel confronto delle idee, di una fiducia che vorremmo vedere in molti pubblicisti e scrittori politici dei nostri quotidiani cosidetti liberali o indipendenti. Ma proprio per questo, lirnitarsi a fare loro, come si dice, l'inchino di doverosa cortesia e tacere sul resto sarebbe nella sostanza rifiutarsi di prendere atto della positività del loro intervento, sarebbe fare loro un omaggio filisteo. I redattori e i collaboratori ,di Passato e Preserite e di Tempi Moderni mettono avanti delle idee, enunciano dei giudizi, assumo110 delle posizioni, e non gettano sassi in uno stagno per il piacere di udire il rumore del tonfo: quelli che li leggono hanno il dovere di consentire o di dissentire, di discutere, insomma, anche se questa discussione dovesse essere fortemente polemica. Su questo o q11el problema particolare potrà capitarci, anzi certamente ci capiterà in avvenire di discorrere con Tempi Moderni e con Passato e Presente: oggi vorremmo fermarci su un -0erto ito1nogenerale che ci è parso di cogliere in entrambe le riviste ed in tutte o quasi le pagine di ciascuna (il che prova tra l'altro l'omogeneità delle équipes) e sul quale appunto si possono fare considerazioni che a noi paiono di un certo interesse. Si direbbe che gli Onofri o i Giolitti o i Ca'fagna o i Diaz (segniamo qui i [28] Bibloteca Gino Bianco

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