Nord e Sud - anno V - n. 42 - maggio 1958

Com'è noto, la legge n. 634 si limita a stabilire due prin-cipt, in materia di scelte u1 bicazionali: da un canto, essa intende che si favorisca la diffusione de1 l ,processo di industrializ~azione - nella forma di piccole e medie iniziative - in Comuni con popolazione inferiore ai 75.000abitanti, in Comuni, cioè, che - secondo una tendenza sinora incontrastata - ne son.o stati assai scarsamente partecipi; in secondo luogo, la legge suggerisce la forrp.azione di « zone industriali>>, nella figura di compatti centri di stabilimenti, al fine di evitare (secondo quanto si precisa nella summenzionata relazione parlamentare) « la dispersione delle iniziative in v.arie zone dello stesso Comune, con conseguenze negative (sia agli effetti urbanistici che a quelli finanziari) per il maggior costo che la molteplicità delle attrezzature 'com,porta ». Si tratta di .due principì di natura chiaramente differenziata, potendo il primo essere interpretato come un indirizzo - per quanto indeterminato - di carattere politico-economico ed il second.o, invece, ispirandosi a -considerazioni d'indole più s,piccatam~nte tecnica. In astratto, difatti, p-ur attenendosi alla lettera della legge, niente impedirebbe le più diverse « combinazioni » dei due tipi di incentivi - e cioè, · rispettivamente, second.o 'Criteri di massima concentrazione, od invece di massima dispersione territoriale - così (come nulla vieterebbè di avvalersene secondo criteri del tutto· indip,endenti e slegati. Scartate queste ipotesi astratte per i motivi dianzi esposti, sem·bra non possa du-bitarsi della .necessità ed opportunità di informare l'impieg.o dei due diversi ordini di incentivi secondo criteri di stretta complementarietà u:bicazionale, quali _ad esem,pio furono enun·ciati dall' on. Campilli nel dicem-bre scorso a Reggio Cala·bria: « ... le disp.osizioni relative alle piccole e medie industrie, e quelle concernenti le zone industriali, hanno fra loro una funzione integrativa, in quanto tendono a promuovere una industrializzazione nello stesso tempo •diffusa e concentrata, tendono, cioè, a costituire consistenti nuclei industriali, appoggiati a loro volta ad un tessuto connettiv,o di piccole e medie industrie sparse in Comuni minori>> (6 ). ( 6 ) Citato da F. V ENTRIGLIA in « 'Coordinazio~e' della politica per il Mezzogiorno», Mondo Economico, 4 gennaio 1958. [20] Bibloteca Gino Bianco

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