Risultato forse dell'ennesima congiura di preti e reazionari? Troppo facile. Intorno al 1950 la piega che ormai stava chiaramente assumendo il corso degli avvenimenti in Italia, mi •costringeva ad una rimeditazione dei 1nome11tisalienti della nostra storia recente e della nostra realtà nazionale. Nel 1922 lo stato liberale italiano e la classe politica li'berale non erano riusciti a salvare la democrazia in Italia; nel ventennio lo stato si era progressivamente ridotto ad un mero strumento nelle mani del dittatore e con lo stato tutte le pubbliche istituzioni ad esso collegate. La sconfitta militare ed il crollo della classe politica fascista avevano trascinato nella rovina anche la fiducia degli italiani nello stato. E gli italiani nel dopoguerra fecero convergere le loro speranze sull'organizzazione che a.ppariva allora come la più salda nella sua storica continuità e che era riuscita sempre a mantenere una sua indiscussa presenza nel paese, la Chiesa cattolica; e di riflesso sul partito che ne richiamava i fondamentali principi: la democrazia cristiana. E la democrazia cristiana, uscita dalla guerra di liberazione ·come partito cattolico, sì, ma larga,mente sensibilizzato ai problemi di una moderna democrazia ed alle •esigenze di una moderna società, si trovò sulle spalle il peso del governo, nel cui seno c'erano anche quei comunisti_, la cui pericolosità non andava affatto sottovalutata. Tutto nel nostro paese era distrutto, e per governare, alla democrazia cristiana non rimase che il tentativo di restaurare le vecchie strutture, . che, per quanto screditate fossero, pure si presentavano come i q11adri che era più semplice e più rapido ricostruire; l'industria dei « padroni del vapore», la vecchia 1 burocrazia, la vecchia polizia (con i sistemi ereditati dal precedente governo dispotico), la vecchia scuola, il vecchio ordinamento giuridico, la vecchia diplomazia. L'unica forza nuova del paese erano i sindacati, ma essi erano in larghi settori dominati dai comunisti, ed inoltre, come è facile intuire, non si poteva in .ogni caso da essi pretendere molto di ·più di una politica di tutela degli immediati interessi dei loro aderenti. La democrazia cristiana che si era conosciuta durante e subito dopo la Resistenza restava completamente soffocata dal meccanismo -che essa stessa aveva dovuto mettere in moto; gli elementi migliori scomparivano, si •estendeva la_nuova <<·palude». Chi scrive, tuttavia, è in larga misura convinto che qualunque altro partito che nel 1945 avesse avuto le responsalbilità di governo della democrazia cristiana, , [103] Biblotèca Gino Bianco
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