Nord e Sud - anno V - n. 42 - maggio 1958

e anzi, qualche volta, gli errori. Anche se ne trovi, nella ragione dei tempi, qualche giustifica, non può non disconoscere, in materia economica, la stortura del protezionismo del Genovesi; non può, in materia filosofica, non rilevare le contraddizioni della sua metafisica, la << indole oscillante del suo eclettismo». Quando, per esempio, egli imputa al Genovesi esser per lui la religione ricevuta dallo Stato uno dei fondamenti dello Stato, e pubblico nemico che si attenti a crollarla, aggiunge: E non pertanto codesta dottrina parve ai suoi emuli piuttosto di filosofo politico, ,che di pretto cattolico: a noi parrà invece che la logica a mezzo del cammino gli fece difetto; poichè la libertà filosofica non tirò, di conseguenza in conseguenza, fino alla libertà di coscienza; e la liberità civile non estese fino alla libertà politica. In parte i tempi, più tolleranti di libertà che liberi davvero sotto mo1teplici censure e santi-Uffizi, non consentirono tanto; in parte, ogni idea viene in l,uce a s,ua propri,a stagione; e trova un suo proprio intelletto che l'accolga la feco.ndi e la riveli. Quanto al suo stile, sì, avrai sul principio, come ogni altro lettore} un senso di fastidio, se non proprio di repulsione; ·poi, a poco a poco, ci farai l'orecchio e diremmo anche l'occhio (perchè certe parole inusitate, certi costrutti, certe strane interpunzioni offendono anche nella loro espressione grafica); e infine ne sarai preso e incantato, e ti dirai che a quella materia storica, così vasta e così concentrata, soìo potesse convenire q11eltacitismo, che sembra artifiziosamente lavorato, ed è invece il necessario inbrigliare una congerie di fatti e di idee, altrimenti straripanti. Talvolta, come improvvisa schiarita, un tratto di umorismo piuttosto che di amaro sarcasmo, rallegra quella prosa austera e solenne. << E fu dubbio - dice a un tratto, enumerando le varie gabelle -, dubbio che chiarì poscia benignamente un prescritto del 9 luglio 1760, se avessero o no a pagare l'obolo carontéo al gabelliere del Sebeto anche i cadaveri, che si traessero dalla città a suburbane sepolture». A proposito delle condizioni della scuola a tempo del Genovesi, ricorda il coma11do dell'ostendite a tramentum, quan·do il maestro si apparecchiava a passare in rassegna gli arnesi scolastici dei ,discenti, e picchiava di ,poco santa r~gione i men tra essi diligenti ad annacquare le ars.e fauci del calamaio .in corno di bufalo; il quale, per parentesi, gli scolari aguzzavano ed adopravano spesso ad uso stiletti, in barba alle prammatiche che li avevano vietati. [99] Bibloteca Gino Bianco

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