di compren:dere i temi riformisti di una democrazia moderna. Nel '53, nel Melfese, l'organizzazione del partito comunista era senza dubbio più efficiente cl1e non negli a11ni precedenti, essendosi co11solidata anche a spese del partito socialista; e tuttavia, malgrado tutti i virtuosismi organizzativi, il P.C.I. si vide ben presto chiuso nel quadro ristretto dei ceti contadini e del sottoproletariato di origine rurale, esssendo risultata difficile la penetrazione tra quei ceti artigiani e medi dove il P.S.I. continuava a riscuotere consensi. Va ancora notato che nel Melfese i socialisti, anche per effetto della manifesta aspirazio11e all'autonomia professata da alcuni esponenti, dimostra una notev.ole capacità di resistenza alla pressione dei comunisti. In questa stessa zona la D.C. registra, dal '46 al '53, con la parentesi della leggera flessione del '52, un costante progresso (dal 29,4 % de] '46 passa al 47 % nel 48, al 42 o/~ nel '52 al 42,1 per cento nel '53). Un notevole seguito elettorale conservano anche le Destre (13,5 %), che pure erano state ridotte a proporzioni modestissime (3,3 %) il 18 Aprile, e ·ben poco avevano guadagnato il '52 (9,6 %). La flessione del Centro laico è dovuta in gran parte al cedimento delle posizioni dei socialdemocratici. Andamento del tutto diverso si riscontra nelle rimanenti zone della provincia di Potenza; in alcuni comuni del Potentino e della Valle del Sinni, dove già nel '48 le posizioni delle Sinistre erano buone, queste fanno registrare un'ulteriore avanzata; nel resto della provincia l'incremento risulta ancora più sensibile, se si tiene conto delle ,posizioni di partenza. T·utta questa parte della Basilicata, val la ·pena di ricordare, è meno fertile e progredita del Melfese, benchè sussistano differenze notevoli tra il Potentino e il Lagonegrese, la Val Sinni, i comuni della zona del Sarmento. Tuttavia il progresso delle Sinistre nel '53 è uniforme per l'intera area; se si co11sidera che anche l'organizzazione comunista qui non copre che pochi comuni, si deduce facilmente che i voti delle Sinistre riflettono le condizioni di miseria e di disagio permanente dei ceti contadini. Non è azzardato prevedere che in queste zone, in cui la riforma non ·ha operato, le grandi opere di bonifica non sono neppure previste, l'agricoltura è esercitata col?-mezzi primitivi, e il reddito è bassisimo per le caratteristiche montagnose della terra, i comunisti, e in genere le Sinistre, ·potranno ancora progredire. Gli attivisti comunisti hanno [91] Bibloteca Gino Bianco
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