Nord e Sud - anno V - n. 41 - aprile 1958

ultime parole di Giovanni Amendola, che scriveva come testamento spirituale: « Occorre il lavoro di molte vite - a fondo perduto - per gettare le solide fondamenta dell'Italia di domani. Noi doniamo quello di cui sia~o capaci: senza calcolo e senza rimpianto». Amendola indicava una via nel -lavoro concreto e fattivo, e privo di quegli interessi personalistici che raffrenano anche la vita culturale nel sud. Ma soprattutto è necessario indicare che l'aspettativa di una situazione economicamente migliore non esime da una posizione di ricerca e <li iniziativa artistica e culturale. In concreto la questione principale è che nel Sud una rinascita artistica non potrà mai avvenire se non muteranno specialmente le condizioni di cultura, dalle università alle biblioteche, dalle mostre d'arte ufficiali e private ai musei. E soprattutto se non si opererà .con larghezza di idee mirando più al domani che all'oggi, più agli interessi generali che ai propri. Due ragioni: - una spirituale e una pratica - rendono quanto .mai ·necessaria la «·presenza» dell'arte moderna nel Mezzogiorno; da una parte quell'invadenza delle arti plastiche nelle loro espressioni migliori, nel settore più rarefatto della metafisica e delle ragioni defla << nostra >> esistenza; :dall'altra quella funzione qualitativa st1i fenomeni economici, dall'industrialismo allo sviluppo urbano. Un'educazione artistica diminuirebbe in primo luogo, o ailmeno attenuerebbe gli attentati deprecabili al patrimonio artistico delle città e dei paesaggi meridionali, e creerebbe una maggiore ~onsiderazione per i valori dello spirito. D'altra parte l'industrialismo meri- .dionale, ancora in fase iniziale, ove non sia improntato a concetti estetici, e cioè ove non si adegui alle fasi .più originali della mentalità industriale europea, superando i fini puramente economici, assumerà una configurazione chiaramente arretrata, con aspetti simili all'industria di cinquant'anni fa. E .ciò si rifletterà senza dubbio sul mercato con prodotti poco qualificati e male presentati. Chi paventi la capacità d'urto dell'arte contemporanea in un'area .sottosviluppata, e vada predicando pru.denza e ritorni al classicismo, dimo- .strerà un'indubbia propensione al paternalismo e all'oscurantismo culturale. A questo punto ritornerà, forse, la domanda: « Che fare? » Risponderemo che ogni iniziativa intelligente, ogni attività con fini seri e ben [77] Bibloteca Gino Sia.neo

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