Se ci prendesse vaghezza delle statistiche, e se volessimo tediare i let-- tori, potremmo enumerare le mostre d'arte ufficiali avutesi in Italia dalla. fine della guerra ad oggi. Cosa vedremmo? Che tra il Mezzogiorno e le altre regioni italiane esisterebbe una grandissima differenza numerica: nel nord. e nel centro le mostre sarebbero nell'ordine delle centinaia, nel sud in qt1el.- lo esiguo delle decine. Passando poi da un dato quantitativo a uno qualitativo,· ci accorge..-. remmo di una an·cora più considerevole differenza. Nessuna di quelle rassegne che pur attraverso discutibili impostazioni, danno un panorama del-- I' arte odierna, nasce nel Sud: nè la Biennale d'arte nè la Triennale e nem-- meno la Quadriennale romana. Tralasciando queste manifestazioni cicli-~ che, ci accorgeremo che manifestazioni essenziali ai nostri anni, sia per la. conoscenza dell'arte moderna, sia per nuove valutazioni dell'antica - ca-- me la mostra di Picasso, di Matisse, di Bonnard, di Mondrian e quella del Caravaggio, del Seicento europeo, dei Carrac•ci, del Bassano, dell'Angelico,~ solo per fare qualche nome - sono tutte avvenute nell'Italia centro-set... tentrionale. E quale interesse abbiano destato oltre che nella critica, quale· lezione viva e sintetica abbiano rappresentato, è ben visibile nei dati delle~ affluenze del pubblico, nel crescente interesse per le pubblicazioni, le stam-- pe e le cose d'arte. Quando questo render attuali e leggibili a tt1tti i valori essenziali dell'arte è divenuta una necessità per la più sensibile cultura. contemporanea, l'arretratezza che si manifesta nel sud è un dato di estre-- mo rilievo, e specialmente, poi se si pensa che le manifestazioni d'arte moderna sono d'una estrema rarità, e quando avvengono, come recentemente~ a Messina, per la scultt1ra, sono una eccezione ohe conferma la regola. Q,uanto poi alle esposizioni d'arte antica, esse, nel Mezzogiorno, assu-· mono una particolare caratteristica. Una mostra come quella delle vedute: del paesaggio napoletano del Settecento e Ottocento, tenuta recentemente: a Napoli, da un punto di vista storico aneddotico e della cultura locale era certamente interessante; su di un piano più vasto e in rapporto a quella funzione educativa che è connessa a manifestazioni del genere era per lo; meno pericolosa. Proprio per quel presentare all'attenzione del pubblico delle opere i cui temi sono ormai fin troppo nella tradizione e nel gusto di tutti, per quel. [72] Bibloteca Gino Bianco
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