Nord e Sud - anno V - n. 41 - aprile 1958

svagato dei loro letterati, anzichè indagando e studiando gli aspetti economici, sociali, culturali delle varie regioni del Sud. Sicchè si arriva a dare ospitalità nei quotidiani ad articoli in cui abbondano brani come questo: << Basta andarsene a guardare il Duomo, consacrato da Gregorio VII nel 1085 ed affacciarsi nella aula dello Stu,dio salernitano d1ove insegnò S. Tommaso d'A1quino, per sentire che qui la civiltà non è appena un fatto di cultura astratto, quanto una realtà concreta>> (4 ); o come quest'altro: « Dalle più ampie cupole, fi.1trascarsa e misteriosa la luce ·del giorno, mentre sugli specchi placidi di cento piccoli deliziosi stampi, si riflette l'incanto delle grandi selve tremule di foglie e canore di gorgheggi, mentre frinano col loro instancabile cantarellare le cicale e ronzano mosconi e calabroni » (5 ). Analogo discorso andrebbe fatto per gli articoli che completano la terza pagina nei quotidiani meridionali, quelli di varietà e in genere di attualità. La 1nancanza •di diretti collaboratori, tra i quali dividere, selezionando) il lavoro, fa sì che il quotidiano meridionale per gli articoli di varietà ricorra sempre 1 più dì frequente al materiale di agenzia o a collaboratori occasionali e djlettanti, cui fanno difetto esperienza e tecnica giornalistica. I risultati non sono molto diversi da giornale a giornale; nel Mattino si passa dalla erudizione a buon mercato degli elzeviri ai resoconti di cronaca giudiziaria o curiosa che, lungi dal poter essere interpretati come segni di una evoluzione della terza pagina, stanno solo a testimoniarne le giornaliere deficienze_,a provare che allo scopo di colmare i vuoti tutto può andare bene dal resoconto di un processo napoletano ai 105 anni di una <<nonna» d'Abruzzo. Ancora sullo stesso piano della palese e mortificante scolasticità, il manifesto dilettantismo dei pezzi di colore e degli articoli di cultura varia che occupano parte notevole della terza pagina della Gazzetta del Mezzogiorno; e che non trovano certo compenso negli articoli di memorie e di interessi regionali che pure si possono leggere nello stesso quotidiano perchè questi ultimi sono improntati ad una retorica stucchevole, si rivelano come il prodotto di una pu·bblicistica che anche in campo regionale, timor.osa di affrontare problemi e situazio,ni di una attualità poco gradita, preferisce ripiegare sulle rievocazioni e sui ricordi. ( 4 ) Il "fvlattino, 4 luglio 1957. ( 5 ) Roma, 3 ottobre 1957. Bibloteca Gino Bianco [64] ·

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