Nord e Sud - anno V - n. 41 - aprile 1958

<lei pretesti che già ahbiamo lamentato dei reportages; spesso i loro autori _prendono le mosse da spunti poveri, poverissimi, per imbastirci. su un lungo e noioso discorso, o sciorinano al lettore una serie di considerazioni o <li rievocazioni, quanto mai prive di mordente e di sostanza, su sempli- ~issi1ni fatti di •cronaca. Si ha l'impressione: insomma, che gli argomenti veramente umani difettino, e che ad essi si supplisca con elucubrazioni 5entimentali o costruzioni artificiose, in cui troppo nettamente appaiono :Staccati l'insignificante fatto-pretesto e la successiva elaborazione dell'articolista. Soggetti lontani dalla realtà quotidiana riempiono i vuoti della .terza pagjna; a mano a mano poi che il nostro esame si sposta dai giornali più orga11izzati a quelli cor1fezionati in maniera più frettolosa, le stesse note di superfi,cialità e astrattezza si riscontrano nelle recensioni, cronache :artistiche, articoli di varietà e curiosità. Anche per questi ·ultimi il discorso si puntualizza necessariamente sull'elemento qualità; e da tale punto di vista l'analisi della stampa meridionale ci pone di fronte a situazioni assolu- • tamente negative. In alcuni quotidiani settentrionali (ma soprattutto in quelli del Centro), invece, spesso trovano posto, accanto a.cl elzeviri e corrispondenze aventi i pregi e i difetti di cui abbiamo già parlato, articoli di critica letteraria, ma più spesso teatrale e musicale, notevoli per qualità e rigore scientifico. Questo fenomeno, che nei quotidiani migliori non si avverte nemmeno ·perchè è normale e ·consueto che anche gli articoli di critica si .armo11izzinoper tono e per stile con le altre parti della terza pagina, balza (',ubitoall'occhio quando si riscontra nei quotidiani di più modesta levatura, come in genere sono quelli che si pubblicano nell'Italia centrale e a Roma. La presenza, in questi giornali, di articoli di buon livello scientifico, · ·,lungi òal meravigliarci, ci induce a rivedere alcune osservazioni che ci è -~apitato già di fare nel corso di questa sommaria inchiesta. Da un lato cioè .essa conferma la considerazione secondo la quale la deficienza maggiore della terza pagina di molti quotidiani consiste nello scarso lavoro organizzativo e coordinativo della direzione; dall'altro che la collaborazione specializzata si giustappone e non si armonizza con gli altri scritti di carattere, potremmo dire, più giornalistico. Ci accade perciò spesso di vedere nelle terze pagine articoli di sostanza e valore << autonomo>> il -cui unico torto è f or.se quello di essere pubblicati in un quotidiano, anzi eh è nelle [61] Biblote·ca Gino Bianco ,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==