- « Oggi la terza pagina sembra in complesso risentire di una doppia crisi: (li collaborazione, mancandole spesso quelle informazioni nutrite e serie che si trovano invece nei settimanali; di stile, essendo spesso restata alle maniere letterarie degli anni passati. La crisi si risolverà, a parer nostro, rifacendo una differenza fra i due giornalismi della terza pagina; quello letterario dell' elzeviro dovrà restare letterario, ma quello informativo, dovrà lasciar cadere le pretese letterarie e diventare p,iù serio e più impegnaito nella riealtà q·uo• tidiana ». E la situazio11e così descritta si riflette, con qualche variante (soprattutto di qualità), negli altri quotidiani del Centro-Nord e in quelli della capitale; ma me11tre in alcuni, di vecchia tradizione, ma di tiratura ed incide11za sempre più scarse (Il Giornale d'Italia, ad esempio, cui pure coillaborano firme abbastanza note), l'elzeviro occ11pa,anche dal punto di vista dell'impaginazione, un posto di non trascurabile importanza, non così può dirsi per altri quotidiani, sorti o risorti nell'immediato .dopoguerra, dalla diffusione ragguardevole (co1ne il Tempo e il Messaggero di Roma). In questi ultimi il lettore, pur incontrando firme assai note, spesso ha la sensazione che gli scritti abbiano atteso a 1 ungo il giorno della pubblicazione; e questo giorno, in genere, arriva quando scarseggiano gli articoli di interesse non letterario. Un discorso a parte merita il << servizio>>dall'Italia o dall'Estero, che, per lunga tradizione~ trova posto nella terza pagina dei quotidiani italiani. Anche per questo tipo di articolo la crisi è oggi grave e manifesta. Per comprenderne le ragio11i bisognerà rifarsi alla originaria natura di queste corrispondenze, e ricordare le trasformazioni graduali che la figura del giornalista << viaggiante » ha subìto dai primi del secolo ad oggi. Agli inizi -del Novecento - osserva Pancrazi nel già citato articolo sul Corriere della Sera - la parte del giornalista e quella del letterato si distinguevano abbastanza nettamente; poteva anche accadere che un letterato fosse incaricato di un << servizio speciale», ma solo eccezionalmente. E in ogni caso i giornalisti si dedicavano allo studio dell'economia, della statistica e della sociologia. I letterati occupavano t1n posto del tutto particolare. In seguito le cose cambiarono e - sempre secondo Pancrazi -: ·« ••• i diritti del colore e della letteratura nel giornalismo viaggiante e Iìon viaggiante aumentarono fino a diventar prepotenti. Le condizioni di pri- [58] Bibloteca.GinoBianco
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