Nord e Sud - anno V - n. 41 - aprile 1958

secondo il Corriere e secondo Gentile; l'ex sindaco di Napoli viene anzi da Gentile onorato con la qualifica di « liberale » ed assolto da ogni colpa « per· il suo fare popolaresco e benevolo »: data « la sua poten,te vitalità, la sua capacità di costruirsi una favolosa fortuna e, qualità assai più rara, la sua generosità nello spenderla», poco male se Lauro ha esercitato in modo « personale e magari capriccioso » il potere di cui la « fantasia popolare » lo ha investito. Non ci attarderemo a confutare simili scempiaggini, indegne di un pubblicista che pure vanta tradizioni e titoli di nobiltà liberale. Ci limiteremo ad avanzare il dubbio che anche Panfilo Gentile, magari ingenuamente, si sia lasciato irretire in quel pericoloso gioco politico della destra economica che denunciammo in uno dei! fascicoli autunnali di Nord e Sud: Malagodi al Nord, Lauro al Sud. D'altra parte, che a questo gioco politico della destra economica gli on.li Ta1nbroni e Fanfani abbiano cercato di recare un duro colpo proprio attraverso lo scioglimento del Consiglio Comunale di Napoli è abbastanza evidente. Ma non se ne è accorto L'Espresso, a volte del tutto accecato da un fazioso anticlericalismo che non ha più nulla a che fare con l'originario laicismo. Intitolando il suo scialbo commento alle vicende napoletane: « Papalini contro borbonici», L'Espresso ha messo Tambroni e Lauro sullo stesso piano e ha ripetuto contro il primo numerosi argomenti che appartengono al( bagaglio polemico del secondo. E L'Espresso, peraltro, non si è nemmeno reso conto del fatto che, se è vero che i « papalini » sono sempre sostanzialmente alleati dei « borbonici », i provvedimenti di Tambroni si rivolgevano anche contro i « papalini », contro gli Andreotti, i Gedda, i Cioccetti, per esempio. Lo scioglimento dell'amministrazione napoletana, da tempo attesa e a lungo invocata dall'opinione pubblica più responsabile, è stato finalmente deciso dall'on. Tambroni, con il consenso dell'on. Fanfani, anche per dare una risposta precisa e tempestiva alle manovre dell'on. Andreotti che a Roma aveva teso la corda oltre ogni limite e aveva condotto in porto la « seconda operazione Sturzo», accolta dagli applausi clericali e fascisti, accompagnata dal comp,iacimento di taluni ambienti della Confintesa. Se questo non è stato compreso da L'Espresso, sembra che, invece, sia stato molto ben inteso dall'on. Preti, in una nota, pubblicata su La Giustizia. Giustamente l'on. Preti ha osservato che con i provvedimenti contro Lauro « la DC ha scavato un abisso rra sè medesima e quello tra i partiti di destra che ~erisimilmen~e uscirà più forte dalle elezioni »; se ne dovrebbe dedurre quindi la intenzione dello stato maggiore della DC di proporre a socialdemocratici e repubblicani la collaborazione governativa dopo le elezioni; ma allora, aggiunge Preti, la DC deve spingere a fondo il suo impegno di libe- [SI] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==