Nord e Sud - anno V - n. 41 - aprile 1958

go. In tale occasione, però, circolarono intensamente le solite voci intese a mettere in dubbio la regolarità degli esami e i criteri di selezione adottati dalla commissione esaminatrice. Quale che sit!Jla fondatezza di tali dubbi, è tuttavia cosa certa che, tra i prescelti, vi erano degli ex-attivisti del PMP e del MSI. In seguito a questo concorso, - tanto per fare degli esempi - « Cato e'colla » (al secolo i\ntonio de Luca, giovane attivista della sezione missina di Montecalvario), così denominato per la sua particolare attidudine ad affiggere manifesti, 'fascista spericolato dal tumultuoso passato politico, ed Antonio Piccirillo, già fattorino della Federazione Provinciale del MSI, vestono oggi la divisa: di vigile urbano. Che questa categoria di persone non sia tra le più qualificate per reclutarvi dei custodi dell'ordine pubblico, è un giudizio che non richiede faticose dimostrazioni. Per esercitare con successo la professione di attivista - e, quindi, per meritare una ricompensa dai «capi» - è necessario esser sempre pronti a menare le mani, a ragione e sopratutto a torto, a violare la legge ed a turbare gli interessi pubblici e privati quando il « Partito » lo richieda. La forma mentis dell'attivista, poiJ - specialmente se questi milita in partiti quali il PMP ed il MSI, che dell'antidemocrazia, della discriminazione politica, della violenza e dell'apologia di reato fanno altrettanti « postulati ideologici» - è tale ch'egli è naturalmente portato ad assumere un atteggiamento di reazione contro la società contemporanea, bovinamente sorda, se· non addirittura ostile, alle suggestioni «rivoluzionarie». Questo tirocinio di associalità, di fanatismo e di educazione all'odio non costituisce certamente una preparazione psicologica ideale per chi dovrebbe far rispettare la legge. Vi sono abitudini ed atteggiamenti psichici che, una volta radicati nell'animo, è molto difficile abbandonare; specie in una città nella quale soltanto i mitigati costumi del tempo presente hanno impedito che venissero dati al rogo gli eretici denegatori del dogma trinitario secondo il quale le tre persone Lauro-Comune-PMP si confondono in una ineffabile unità. Può anche accadere che, in talune circostanze, si verifichino delle confusioni tra il mestiere vecchio e quello nuovo. L'ipotesi non è del tutto gratuita, come sta a dimostrare un significativo, episodio del quale il foglio di cronaca napoletana del « Paese Sera » ha dato notizia senza ricevere, fino ad oggi, alcuna smentita. Il quotidiano della sera ha narrato che, lo scorso 15 settembre, un taxi che trasportava un infermo ed i suoi familiari all'ospedale veniva investito da un camion della Nettezza Urbana, targato NA/51541. Senza nemmeno fermarsi per constatare le conseguenze del sinistro, il conducente dell'autocarro municipale, riacceso il motore, tentava di darsi alla; fuga. Uno dei passeggeri del taxi, il sottufficiale di marina Domenico Cotugno, si metteva allora ad inseguire il camion,. [46] Bibloteca Gino Bianco

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