Nord e Sud - anno V - n. 41 - aprile 1958

sulta un'immagine limitata e falsa del conflitto: questo, inteso nel suo si...- gnificato di cataclisma, di un'ampiezza e complessità mai viste prima, resta • lontanissimo dalle pagine fotografiche di Gente, ed è solo un pretesto per ' narrare le prodezze sfortunate dei « grigioverdi ». La funzione delle nostre· forze armate viene presentata quasi sempre come preminente rispetto a quella degli altri eserciti; modesti fatti d'armi, come le azioni militari con~ tro la Francia, dal 21 al 25 giugno 1940, e l'avanzata di Graziani oltre il confine libico-egiziano, vengono presentati come imprese memorabili. Sintomatico è ancl1e un altro tipo di atteggiamento, quello verso il ne ... mico, di cui non si parla se non per metterne in risalto la strapotenza mate., riale; di mezzi, cioè, di armi, di munizioni. Questo naturalmente anche quando ciò non è precisamente vero, come nel caso della prima offensiva \\Tavell, portata vittoriosamente a termine con non oltre cinquanta carri armati pesanti, cifra neppure nel 1940 considerevolissima; o come a proposito della battaglia di Etiopia, in cui, secondo Gente, « gli ultimi dell'Impero » sarebbero stati « travolti dalla marea corazzata nemica », a dire il vero inesistente (resta peraltro esatto che in Etiopia gli italiani costruivano le autoblinde montando casse di legno su veccl1i 18 B.L., ed erano pertanto in condizioni di inferiorità dinanzi ad un nemico che almeno qualcl1e autoblindo vera ce l'aveva). Si ignorano gli « ideali » del 11emico; la sua bravura tecnica e la sua potenza industriale sono intese come attributi non inerenti all'uomo, ma come oggetti che si ha la fortuna di possedere e che alla fine piegano il valore dell'avversario, questo sì vera virtù umana. Non il mini1no accenno ai problemi di rivoluzione militare apportati dallo sviluppo di quella tecnica e di quella industria belliche. Anche i Greci vengono trasformati in un'agguerrita potenza militare, che avrebbe avuto, all'inizio delle ostilità con l'Italia, ben 350.000 uomini « stupendamente armati », opposti alle solite disorganizzate divisioni italiane, oltretutto inferiori numericamente a quelle nemiche. È noto invece, e lo si riferisce per amor di esat ... tezza storica, che le prime armi che i Greci ricevettero dagli inglesi venner0 distribuite verso la fine del gennaio 1941, e che le opposte forze all'inizio del conflitto si equivalevano per numero di divisioni (per l'esattezza, precisiamo che la divisione greca di fanteria era costituita su base ternaria, mentre quella italiana era costituita su base binaria; tuttavia, questa era rinforzata da alcune aliquote di corpi scelti, in modo da raggiungere press'a poco gli itessi effettivi della corrispondente u11ità nemica. Ricorderemo inoltre che il gen. Visconti Prasca, comandante delle nostre truppe sul fronte albanese, scrisse nel suo libro sulla campagna di Grecia: « Noi e i nostri avversari eravamo provvisti di u11 armamento piuttosto antiquato rispetto a quello dei grandi eserciti in lotta. Le nostre truppe di fanteria disponevano di un [40] Bibloteca Gino Bianco

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