Nord e Sud - anno V - n. 41 - aprile 1958

lore la funzione didattica dei loro interventi (per la, quale, peraltro, può giustificarsi l'assistenza che dà loro lo Stato, e quindi il sacrificio a loro vantaggio della collettività), attenti come essi sono a guardare sempre e quasi esclusivamente agli aspetti economici della loro azione, che ne ha pure ben altri, magari complementari, ma altrettanto utili e necessari, di natura psicologica, sociale,. ambientale, politica. , C'è una constatazione, per esempio, che abbiamo dovuto fare nell'indagine condotta a Maratea da un nostro collaboratore: sarebbe forse meglio che si rendessero pubblici, per quanto possibile, i dati sulla produzione e sulle retribuzioni corrisposte ai dipendenti, per non lasciare accreditare, senza possibilità di verifica, quelli forniti da un:a « voce pubblica », non sempre animata dalle migliori intenzioni. Noi stessi, a quanto sembra, avremmo accreditato qualche inesattezza, per difetto di informazioni ufficiali. Infatti, dopo la pubblicazione della nostra inchiesta, ci è stato fatto presente che nello stabilimento Rivetti di Maratea il periodo di apprendistato non è di quattro anni, che le retribuzioni sono corrisposte in applicazione al vigente contratto nazionale dei tessili, in relazione alla legge sull'apprendistato, che la scuola di « rammendo >> non è stata aperta dall'azienda, come si dice a Maratea, bensì dal Consorzio provinciale per l'istruzione tecnica di Potenza e da questo, Ente chiusa. Ci auguriamo comunque che le nostre involontarie inesattezze non siano state interpretate nel senso meno benevolo, in un senso assai lontano dalle nostre intenzioni, dato che avevamo scelto per la nostra inchiesta il paese di Maratea proprio in base al fattore positivo che per esso rappresenta lo stabilirnento Rivetti; del che era prova, del resto, il tono dato all'indagine e le conclusioni alle quali siamo pervenuti, riconoscendo all'iniziativa quello che a noi sembra il maggior suo merito: « Grande è stata la 'funzione dello stabilimento: quasi catalizzatrice nei riguardi della trasformazione operatasi nell'ambiente e nella formazione di quel substrato morale e sociale di una comunità che è indispensabile allo sviluppo di altre attività moderne ». Può darsi infine che nelle nostre inchieste affiorino a volte pure punte di polemiche meridionalistiche antiche e recenti. I mali di cui soffre il Mezzogiono sono imputabili un po' a tutti: se da un lato la pressione a cui l'Italia meridionale è stata soggetta da parte di enti parastatali e di monopoli, di cui guppi industriali del Nord si sono impadroniti, ha fatto definire questi gruppi « mafia del Nord», locuzione ripresa in una pole1nica salveminiana, dall'altro lato l'acquiescenza dei meridionali a questo stato di cose ha dato luogo all'accusa di cc autolesionismo del Sud »; formule, l'una. e l'altra, storico-politiche, riferibili ovviamente a com.portamenti economico-sociali, ma non implicanti giudizi moralistici; nel caso di Maratea, e in molti altri casi simili, poi, esse si chiariscono come valutazioni astratte, quando si pensi alle condizioni che purtroppo ancora prevalgono sul mercato del lavoro nel [36] Bibloteca Gino Bianco

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