più necessaria che mai quella che Nitti definì la funzione didattica della grande industria settentrionale; ed abbiamo fatte nostre, estendendole a tutto j} Mezzogiorno, le parole che lo statista lucano scrisse nel 1903 per Napoli: « tutte le condizioni n1ateriali per la resurrezione economica esistono: essa non può essere compiuta che da capitali del Nord e soprattutto da uomini del Nord, che hanno un capitale assai più prezioso, la esperienza». Linea sulla quale, dopo cinquant'anni di lotte politiche, dovette convenire anche Gaetano Salvemìni che, perduta la fiducia nelle « guide » che avrebbe dovuto esprimere la borghesia intellettuale meridionale, nel 1949 scrisse che « a differenza di quanto pensavo mezzo secolo fa debbo riconoscere che l'Italia meridionale non può fare da sè: le occorre un aiuto esterno; ecco perchè oggi ritengo desiderabili interventi nordici che mi parevano meno necessari mezzo secolo fa » (prefazione alla Antologia della questione rneridionale di Bruno Caizzi, ed. Comunità). Ci sia lecito infine porre su questa stessa linea, e in grande rilievo, le parole che il Capo dello Stato, nell'inaugurare il 10 n1.arzo scorso il nuovo ponte girevole di Taranto, ha rivolto agli industriali del Nord perchè intervengano nel Mezzogiorno a sostenere e completare l'azione che lo Stato vi sta compiendo. Hanno perciò destato in noi particolare interesse, appunto per la implicita funzione didattica da essi espletata, non soltanto gli interventi della industria del Nord negli hinterlanden delle grandi città (la « Olivetti » a Pozzuoli, per esempio), ma anche e soprattutto quelli, estremamente interessanti, di alcuni « pionieri » nelle regioni finora più sprovvedute del Mezzogiorno, come la Basilicata e la Calabria; in zone cioè che possono diventare comprensori di industrializzazione proprio grazie alla scoperta che di esse è stata fatta in questi anni da parte di intraprendenti «capitalisti»; e in conseguenza siamo stati mossi dal desiderio di conoscere quali effetti tali interventi avevano prodotto e potranno in avvenire produrre nelle attività economiche e sociali di bene identificati strati della popolazione meridionale. Gli interventi di Faini a Cetraro - dove, come si rileva da un servizio di Alfredo Todisco pubblicato sulla Stampa., l'industria del Nord ha compiuto il miracolo di trasformare i contadini calabresi in operai tanto provetti da essere ora inviati oltre Atlantico ad istruire gli apprendisti canadesi - e di Rivetti a Maratea e Praia a mare ci sono sembrati particolarmente significativi ai fini della nostra indagine; specie quest'ultimo, per l'importanza degli stabilimenti e per i notevoli riflessi che l'iniziativa potrà avere, anche ai fini dello sviluppo turistico del Golfo di Policastro. D'altra patre, affinchè questa nostra indagine possa dare i suoi frutti, occorreva ed occorre, nel senso moderno public relations., la collaborazione degli industriali; spesso infatti questi ultimi non considerano nel giusto va- [35] Bibloteca Gino Bianco
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