Nord e Sud - anno V - n. 41 - aprile 1958

GIORNALE A PIÙ VOCI Da Taranto e Maratea Non è difficile prevedere che, sviluppandosi la campagna elettorale in. alcuni movimenti o partiti politici, facilmente identificabili e per ragioni che ognuno può intuire, si farà più vivo l'interesse ad attivare la polemica~ oggi più che mai inattuale, tra Nord e Sud; e, tanto per citare quelli che saranno certamente gli attori più vivaci, il MARP (che non ha avuto bi~ sogno di cambiar sigla per estendersi dalla regione piemontese al complesso di quelle padane) cercherà per ogni dove i motivi per agitarsi ancor più scompostamente del solito contro la cosiddetta « meridionalizzazione del Nord», mentre dal canto suo lo pseudo meridionalismo di Lauro, almeno nei comizi che il « comandante » terrà nel Mezzogiorno, troverà nella « settentrionalizzazione degli ambienti economici meridionali » argomenti per proteste e rivendicazioni. Noi non abbiamo bisogno di anticipare il nostro pensiero in proposito, tanto chiaramente esso è stato qui espresso da tempo, quando nel dicembre del 1956 abbiamo rilevato il fatto che « ad una sempre più cospicua emigrazione di quadri prevalentemente, ma non esclusivamente, burocratici dal Sud verso il Centro ed il Nord, corrisponde una rada, ma pur sempre crescente, emigrazione di quadri industriali, e tecnici, dal Nord al Sud n. Aggiungevamo, a commento di questo rilievo, che questi quadri « non solo coprono i vuoti che i meridionali non sono in grado di colmare, ma schiudono, con la loro presenza ed attività, ai meridionali stessi quelle vie che sono rimaste chiuse ed ignorate nel Mezzogiorno ». E infatti « l'innesto di quadri medi industriali e tecnici di origine settentrionale sul tronco della classe dirigente meridionale è stato già portatore di risultati positivi e po-- trebbe produrne di più fecondi se, nell'ambito della politica di industrializzazione delle regioni meridionali, esso potesse essere praticato più diffusar.iente e continuativamente ». Sostenendo questi argomenti eravamo e siamo in linea con le correnti più serie e realistiche della letteratura meridionalistica, perchè sentiamo oggi [34] Bibloteca Gino Bianco

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