Nord e Sud - anno V - n. 41 - aprile 1958

dimostra che spesso l'esodo rurale tende ad andare oltre questi limiti necessari e può provocare - se t1n tempestivo e adeguato intervento non ha luogo - delle situazioni di ab•bandono anziché di riordinamento e ridimensionamento delle imprese. In altri e più numerosi casi, all'inverso, l'esodo rurale - pur essendo per così dire, maturo nelle cose e negli animi - può di fatto ristagnare a lungo e lasciar sussistere gravi situazioni di disoccupazione, sottoccupazione e miseria, in conseguenza delle difficoltà di impiego, trasferimento e preparazione delle forze di lavoro in altre attività. Se non pre1naturo è certo difficile indicare quali possono essere le congrue forme del pubblico intervento in questi processi. È un campo del tutto nuovo, ad operare nel quale l'esperienza passata - con i suoi tentativi di ostacolare anziché favorire l'esodo rurale - l1a valore più negativo che positivo. Occorreranno, perciò, studi e disct1ssioni non brevi e non facili, anche se fin d'ora è possibile affermare che l'intervento dovrà muoversi congiuntamente in diverse direzioni. · Le linee lungo le quali converrà muoversi saranno, infatti, quelle dell'assistenza all'emigrazione sia all'interno che all'estero; della istruzione agli adulti e professionale; dell'assistenza tecnica e creditizia alle aziende agricole; della regolazione.. dei eontratti agrari; della ricomposizione dei fondi frammentati e in generale del riordinamento e ridimensionamento delle proprietà e delle imprese. Non è improba:bile, d'altra parte, che il più efficace coordinamento tra questi interventi possa aversi nell'ambito di piani locali o zonali di riorganizzazione e sviluppo. Sia pure in questi termini generali e imprecisi, il quadro dei necessari interventi appare così vasto e complesso che fa quasi senso il tracciarlo. Si vedono, infatti, ricomparire l'accusa di utopismo e i vecchi fantasmi dell'elefantiasi burocratica e legislativa e della conseguente degenerazione della vita economica e civile. Senonché le accuse e i fantasmi non valgono. Se si accetta la prospettiva di un moderno sviluppo economico del paese, quel quadro deve essere accettato. Non resta, quindi, altro che lavorarci attorno con estrema pazienza, serietà, intelligenza e buona volontà. Comunque lo si consideri, il problema del Mezzogiorno ritorna a porsi, quale è sempre stato, problema politico. [20] Bibloteca Gino Bianco

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