Nord e Sud - anno V - n. 41 - aprile 1958

prese (e quindi nel nostro caso alle imprese contadine in una fase di loro ra·pida trasformazione). La situazione in ciascuno di questi settori è oggi nel nostro paese , così lontana dal corrispondere alle necessità che solo un programma di parecchi anni impostato su una visione moderna e pratica dei problemi • e sulla disponibiltà di larghi mezzi finanziari può porvi rimedio. I progressi dell'agricoltura meridionale non sono tanto da attendersi - come si è creduto finora - dagli investimenti fondiari, quanto dall'aumento della produttività, dalla migliore qualitf ~-vili)di;;azion~ ·dei ··prodotti ..e dalla- creazione di una moderna organizzazione della produzione e dei mercati, da cose, cioè, in larghissima parte dipendenti dall'efficiente funzionamento dei servizi agricoli sopra indicati e quindi dal numero, dalla preparazione e dalla efficienza delle ·persone cui essi vengono affidati. Il primo anello di questa catena è, perciò, quello di un vigoroso, immediato potenziamento e di una notevole trasformazione degli istituti per la preparazione dei tecnici agrari, ossia delle facoltà di agraria e veterinaria, le quali, per complesse ragioni e per povertà di mezzi e di personale, non sono oggi al livello da poter compiere l'eccezionale sforzo loro richiesto. Più difficile è l'analisi relativa al terzo dei fondamentali com·piti di una politica di intervento dello Stato, ossia degli interventi diretti a fro11teggiare le strozzature, gli squilibri e le sperequazioni che l'aumento della popolazione' da un lato, e lo stesso sviluppo economico dall'altro, inevitabilmente portano con sé. ,, La complessità di questi compiti risulta evidente considerando alcuni aspetti del processo di trasformazione, cui inevitabilmente andrà soggettc1 l'agricoltura meridionale nei prossimi decenni. L'esodo rurale, dovendo consentire un sostanziale miglioramento dei redditi di lavoro, dovrà assumere grosse, non piccole dimensioni; non potrà arrestarsi, cioè, su posizioni vicine alle attuali. Esso comporterà di conseguenza - oltre che un imponente trasferimento di uomini ad altre attività e in altri luoghi e quindi una adeguata organizzazione per render questo più sicuro e meno doloroso - un vasto e com•plesso processo di ricomposizione e ridimensionamento delle imprese, di modifica degli ordinamenti produttivi e delle organizzazioni aziendali. L'esperienza di altri paesi e di altre regioni italiane d'altra parte, [19] Bibloteca Gino Bianco

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