complessiva del fascismo 'rimane quella d'Italia e d'Europa, sviluppatosi nelle incertezza fondamentale che si è già notata. Si ha l'impressione, a volte, che gli autori inclinino a considerarlo unicamente come un fenomeno di <<involuzione», rispetto al precedente periodo risorgimentale e liberale. Questa tesi non si libera da una relativa ambiguità, al pari di quella del fascismo come « antirisorgimento », da lungo tempo sostenuta dal Salvatorelli. Su queste basi, S. e M., tentando di fissare i caratteri e il valore della lotta antifascista, son portati infatti ad un continuo raffronto con i movimenti del Risorgimento, che riesce in conclusione moralistico (pp. 551-552) e che solo in parte viene corretto dalla constatazione che, allo stato attuale della ricerca non si può ancora parlare di vera e propria « impostazione storica » (p. 551). In questo modo la stessa chiusa del libro, che indica nello <<spirito del Risorgimento ... tuttora vivo ed operante » e nel suo <<patrimonio ideale.... il germe più fecondo e benefico per la nuova storia d'Italia» (p. 1121), non convince completamente. 11 fascismo fu un fatto nuovo nella storia MARIABRANDONALBINI: Calabre, Parigi, Arthaud, 1957. Nel clima di rinnovato interesse per i problemi meridionali che fu car:atteristico ·del secondo dopoguerra europeo e che spinse scrittori, saggisti e giornalisti alla condizioni anch'esse nuove del dopoguerra. La sua <<violenza », indicata da S. e M. come la sua <<sostanza stessa » (p. 168), si spiega solo - al di là di ogni considerazione moralistica - con il rif erimento alle correnti irrazionalistiche e attivistiche così diffuse allora, e nel quadro delle condizioni economiche e sociali del1' epoca. Il fascismo è cioè un fatto sto- . . . ' ' r1co preciso e caratterizzato; e cosi e per l'antifascismo, che tanto si stacca dal tradizionale liberalismo precedente. Un riferimento troppo accentuato al Risorgimento rischia invece di oscurarne la piena comprensione. L'opera di S. e M., con la sua vigorosa ricostruzione politica e con la sua analisi scrupolosa, che tende ad accertare il reale valore e significato dei singoli avvenimenti al di là delle intenzioni proclamate, apre ad ogni modo la via a questa valutazione più adegu~ta. Ed essa dovrebbe sostituire anche, a quel caratteristico procedimento, che si potrebbe dire di <<critica interna», usato dagli Au.tori per fatti e idee del fascismo, un più dispiegato giudizio storico. BRUNELLO VIGEZZI riscoperta del Sud, la Calabria fu forse la meno fortunata delle regioni italiane. Aveva trovato una sua dimensione poe-- tica nelle migliori pagine di Alvaro, ma la conoscenza dei suoi problemi e della sua concreta realtà economica, morale e sociale non ne era uscita arricchita ed ap- [123] Bibloteca Gino Bianco
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