Nord e Sud - anno V - n. 41 - aprile 1958

ne storica del concetto di esistenza nel Croce, che il Franchini ha, a grandi linee, condotta, e che può sintetizzarsi come il << passaggio dal predicato di esistenza all'esistenza come volontà». Insomma questa ulteriore << esperienza dello LUIGI SALVATORELLI E GIOVANNI MIRA: Storia d'Italia nel periodo fascista. .. Einaudi ed., Torino 1956. Mancava ancora, una ricostruzione equa, sufficientemente ampia e minuta, degli avvenimenti italiani dal 1919· al 1922. Le polemiche su questo periodo, che sarebbe giusto ormai chiamare delle « origini del fascismo>>, senza indulgere ad altre periodizzazioni più o meno fantasiose, ·prendono così molto facilmente il posto della valutazione storica. D'altra parte le diverse interpretazioni storiografiche sin qui avanzate si risolvono spesso in questioni di metodo, senza un approfondimento diretto della ricerca; o, nel migliore dei casi, si limitano a fissare le linee essenziali di svolgimento. Singoli lavori, acuti e documentati, trattano invece solo di alcuni aspetti e si pongono da un punto di vista, in definitiva, unilaterale. La nuova edizione della Storia del fascismo di S. e M. (ed. precedente Roma, Novissima, 1952) soddisfa invece pienamente - e qui sta l'innovazione principale dell'opera - questa condizione prestoricismo », lungi dall'avere esaurito un filone di ricerche suggerisce e pone nuovi e più stimolanti quesiti. E dare delle risposte che siano insieme delle nuove domande ci pare l'indice primo della va.. lidità di un'opera. ANTONIO p ALERMO liminare per lo studio sereno e approfondito del problema delle origini del fascismo, ed offre quel quadro d'insieme della vita politica italiana del periodo, di cui si sentiva l'assoluta necessità. Si tratta certo d'una storia << politica »; i limiti appaiono chiari e netti nelle stesse intenzioni degli autori (v. la nota fi-- nale del libro); un'impostazione più esauriente, una prospettiva più larga, tali da ridar vivo il senso delle ragioni interiori dei fatti e da riscoprire lo sfondo generale degli avvenimenti, fanno ancora difetto. La vita politica, però, a differenza di quel che accade ad es. nelle opere sul periodo di tendenza cattolica o marxista uscite sin qui, è vista da S. e M. in tutta la ricchezza e l'importanza dei suoi con... trasti; si fa valere sempre un sentimento, tutto laico e moderno, della complessità della storia, senza alcun irrigidimento aprioristico. L'esame delle condizioni politiche ed economiche dell'Italia, appena uscita dalla guerra, ne è forse l'esempio più evident~, e mostra bene quanto siano [114] Bibloteca Gino Bianco

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