elettorale, in un trasferimento materiale delle nuove leve della popolazione verso quei paes~ e quelle regioni, anche meridionali, anche interne alla stessa Basilicata, dove vi sono maggiori possi1 bilità di lavoro e condizioni di vita civile. Questo processo, imprevedibile nei suoi sviluppi, è tuttavia un dato positivo, che trae origine e impulso dalla rivoluzione delle campagne che si è svolta sotto i nostri occhi in questo dopoguerra; e non serviranno a fermarlo le nostalgie conservatrici e corporative di quegli ambienti dello schieramento cattolico che nelle campagne vanno costituendo le fittissime reti di un'organizzazione che dovrebbe assicurare il controllo permanente dei ceti rurali. A queste popolazioni che cercano una via di uscita il Partito comunista aveva assicurato di poter offrire una soluzione; ed è qui, tra questi ceti, che, come abbiamo visto, il P.C.I. ha potuto regi• strare dal '46 in ,poi i maggiori guadagni in voti. Tutta la struttura economica e sociale della Basilicata è legata allél agricoltura; sono pochi i comt1ni con popolazione che superano i 10.000 abitanti, e mancano le città; i due capoluoghi sono centri ·burocratici, senza industrie e con pochi traffici. E tuttavia sono bastati pochi e limitati interventi del·lo Stato per aprire delle prospettive di sviluppo 1 civile e demo- •Cratico.Oggi si presenta il problema di assicurare lavoro e sicurezza a ,queste popolazioni: la liberalizzazione e il consolidamento delle strutture ,democratiche della regione dipenderà in larga misura dall'impegno con cui . .si affronteranno i suoi problemi economici e sociali. La Democrazia Cristiana si presenta in Basilicata più forte che nel resto del Sud; in verità i suoi successi dipendono anche dal fatto che ha potuto presentarsi con t1n volto di partito moderno, riformista e democratico. La sua azione è stata spesso ritardata e distorta dalle clientele che ·vegetano attorno ai suoi trop1 pi notabili; per molti versi la sua è stata un'azione illuministica, che calava dall'alto; e tuttavia oggi essa è un partito stabile, ha una ,base sicura, e notevole ca-pacità di rimontare le perdite che spesso subisce a vantag•gio delle Destre. Queste ultime sono l'espressione dei ceti meno maturi politicamente, siano essi quelli timorosi delle novità e offesi dalle riforme, siano quelli più ignoranti e trascurati. Dallç tabelle elettorali si ricava che c'è altalena continua di questi ceti tra il partìto di governo e la protesta eversiva dei movimenti di destra; anche dal punto. di vista dell'inserimento delle forze conservatrici nella dialettica del sistema democratico, con v.olto nuovo e più moderno, un pro- [109] Bibloteca Gino Bianco
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