soffermeremo particolarmente ad individuare questi mutamenti; i quali tt1ttavia, benchè di lieve entità, acquistano il significato di indice di una più •matura coscienza democratica dell'elettorato, che si mostra più dispo• sto a dare il voto secondo una scelta politica, e a resistere alle sollecitazioni clientelistiche sempre presenti in una consultazione amministrativa. Da questo punto di vista le elezioni del 27 Maggio rappresentano, per la Basilicata, una tappa importante dello sviluppo degli istituti democratici; e tutto ciò malgrado quel deterioramento dell'alleanza di centro che lasciava nel Sud la porta aperta a ibride alleanze, a collusioni tra D.C. e gruppi locali di destra. In generale però la linea centrista della Democrazia Cristiana tiene in Basilicata più che nelle altre regioni del Sud. Se guardiamo infatti alle alleanze stabilite per le elezioni comunali, nel complesso i casi di alleanza tra democristiani e destre non superano quelli registrati per il 1952. È vero che l'abolizione degli apparentamenti nei comuni con popolazione fra 10 e 30.000 abitanti (che in Basilicata sono 12), poteva indurre a rinviare la scelta degli alleati al momento della formazione delle giunte ( ed in qualche caso_,dopo le elezioni, si ebbero collusioni con le destre); ma sia nel tono della propaganda, sia nelle indicazioni fornite agli elettori, sia nella tattica adottata per la formazione delle liste nei piccoli comuni, dove all'alleanza aperta con le Destre, sfruttando le aumentate possibilità di penetrazione e di influenza degli organismi collaterali si preferì l'assorbimento delle clientele e dei gruppi locali, la D.C. nella provincia di Potenza ·presenta quasi dappertutto un volto ed una linea omogenei. Eccezioni vi furono, e anche numerose, come del ·resto era già accaduto nel '52; ma la •presenza di elementi di destra nelle liste democristiane questa volta ha scarso rilievo politico. Un discorso diverso andrebbe fatto per la provincia di Matera, dove tuttora permane una ipoteca conservatrice sulla D.C. che si appoggia a gruppi e interessi locali di incerta e tiepida coscienza democratica. Le «amministrative» nei ·piccoli comuni assicurano alla D.C. il controllo della maggior parte delle Giunte; in provincia di Potenza essa ottiene la maggioranza in 59 comuni, realizzando quindi un netto progresso rispetto alle << amministrative >> del '52; in provin·cia di Matera invece i risultati sono meno ~avorevoli per i democristiani, che vincono in 12 comuni. Le Sinistre, presenti con proprie liste in 58 comuni della provincia di Potenza con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti, per [102] Bibloteca Gino Bianco
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