Nord e Sud - anno V - n. 41 - aprile 1958

tata dal '54 in poi dal giovane avv. Tantalo, resiste uno sparuto gru•ppo di giovani, seguaci di Colombo, più vicini alle organizzazioni cattoliche, e nei quali è presente una certa sensibilità per i problemi sociali di una zona che ha visto, in questo dopoguerra, i contrasti più violenti, ed è stata l'epicentro del1 l'area di intervento riformista della democrazia italiana. Si deve a q'uesti ultimi se la lezione del riformismo, i fermenti delle « esperienze » sociali e culturali che a Matera hanno trovato largo campo di a·pplicazione (da quelle dell'U.N.R.R.A. - Casas a quelle del Centro culturale Comunità) non sono del tutto spe11te nell'am·biente democri- • su.ano. Tra il '53 e il '56 il campo delle Sinistre è messo a rumore dagli echi dei grossi avvenimenti che agitano le acque del comunismo internazionale, e che, sul piano regionale, forniscono la spinta ad una serie di crisi ai vertici dei quadri dirigenti del P.C.I. In verità, dopo i progressi realizzati sul piano elettorale nel '52 e alle << politiche » del 7 giugno, il movimento comunista dà segni di stanchezza. Un tentativo serio per adeguare metodi e str11ttu-redel partito alla nuova realtà politica viene intrapreso dal segretario del Comitato federale lucano, Pietro Valenza; ma si avverte che, malgrado il permanere in quasi tutta la regione delle condizioni che hanno fornito l'incentivo ai progressi elettorali del Partito Comunista dal '48 in poi, condizioni che solo in parte le riforme hanno rnodificato e che talora vengono clamorosamente alla ribalta come al1' epoca dei tragici fatti di Venosa del Gennaio 1956, le organizzazioni di massa a direzione comunista vedono decrescere la loro influenza sui lavoratori. È vero d'altra parte che la crisi avrà scarsa incidenza sull' elet.... torato; ma a'lcuni risultati parziali non mancheranno di confermare la diagnosi da noi prospettata di una crisi che per il momento è solo politica. Del resto della nuova situazione risentono le vicende dei rapporti col Partito socialista italiano. Il P.S.I., fino al '53, in Basilicata, ha vissuto nella scia politica e organizzativa del maggiore alleato. Dopo la morte della più caratteristica e autorevole figura del socialismo lucano, Vin-- cenzo Torrio, la direzione del partito delle due provincie· viene affidata dall'on. Morandi al prof. Franco, il quale, con lavoro tenace e paziente, si adopera soprattutto per ricostituire una trama organizzativa, avvalendosi della collaborazione di un gruppo di giovani volonterosi e capaci, Per l'attività di questo gruppo di << morandiani >> il P.S.I. si dà una strut-- [98] Bibloteca Gino Bianco

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