Nord e Sud - anno V - n. 40 - marzo 1958

dalla competizione, malgrado l'appoggio dei comunisti; ma egli è ritenuto ancora utile alla tattica frontista, sicchè ben presto vedrà premiato il suo zelo di fiancheggiatore, potendo prendere alla Camera i~ posto lasciato libero, nel Marzo 1949, dal dimissionario on. De Filpo, comunista (1 ). Le elezioni del 18 aprile segnano, com'è noto, una svolta decisiva nella vita politica italiana; le ·conseguenze non tardano a farsi sentire anche in sede locale, dove uomini e partiti sentono subito il bisogno di adeguarsi alla nuova situazione. È stato giustamente osservato che il Mezzogiorno è rimasto assente, negli anni del dopoguerra, dalla formulazione delle direttrici della politica italiana e che si è limitato a fornire alla Democrazia Cristiana una maggioranza di tipo giolittiano, inerte e interessata al mantenimento di piccoli e grandi privilegi di gruppi più o meno ristretti, contro cui una parte dell'elettorato reagiva e reagisce tuttora con la protesta massimalistica e con l'adesione al Partito comunista. E ciò, entro certi limiti, è vero, se si tiene conto della natura c_omposita di quella maggioranza e degli interessi di vario genere che, nella carenza dei quadri politici del partito, vi si sono inseriti. Ma ad un esame obiettivo non può sfuggire come, proprio a partire dal 1948, la D.C. nel Mezzogiorno non rimanga sorda a pressioni di altro tipo che vengono dalla ~ua base popolare; d'altra parte, l'esigenza di stabilizzare in forme permanenti le adesioni del 18 aprile implica la formazione di quadri politici che solo in parte possono essere assimilati al sistema del clientelismo tradizionale. Resta aperto cioè, per la D.C., il problema dell'agganciamento dell'elettorato sulla base di una politiéa popolare, e della preparazione di quadri dirigenti nuovi, più sicuri e fedeli, ed ideologi- . ' . camente p1u maturi. Tuttavia l'atmosfera del periodo che segue immediatamente il 18 aprile sembra confermare le speranze di chi ha visto nella vittoria democristiana la rivincita delle clientele tradizionali. Osservando da vicino una regione meridionale, la maggioranza assoluta conquistata dalla D.C. in Parlame!1to e la prospettiva di cinque anni di governo democristiano ( 1 ) L' on. De Fil po, ritiratosi dalla vita politica a causa di una grave malattia, morì poco dopo; scomparve con lui una delle figure di maggior rilievo del comunismo lucano. [88] · Bibloteca Gino Bianco

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