Nord e Sud - anno V - n. 40 - marzo 1958

N'"ipoli, il dr. Faillace; sono candidati per la prima volta l'avv. Petrone, il clr. Speranza, direttore della sede dell'INPS di Potenza, l'avv. Bonelli, di Montemurro, l'avv. De Ruggieri, di Matera. Candidati socialdemocratici al Senato sono l'on. Pignatari, nei collegi di Potenza e Corleto Pertic~ra, il magistrato Luigi Rocco, nei collegi di Tricarico e Lagonegro, l'avv. De Ruggieri, nel collegio di Matera, l'on. Di Napoli, nel collegio di Melfi. Il Fronte Democratico Popolare presenta come cafl:didati alla Camera i comunisti Bianco e De Filpo e il socialista Torrio (già candi- ., dati nel '46), il socialista Mauro Salvatore, il comunista Bollettieri, gli indipendenti di sinistra Francesco Cerabona e Achille Lordi, già demolaburisti~ Candidati del Fronte al Senato sono il socialista Milillo a Matera, il socialista De Martino a Tricarico, il magistrato Biscotti come indipendente, a Potenza, il comunista Mancino e Corleto Perticara, il socialista Viceconte a Lagonegro, il comunista Troiani a Melfi. Una lista del Partito Cristiano Sociale viene presentata per iniziativa dei comunisti e con funzione di disturbo. . .... Il Blocco Nazionale, che raccoglie sotto la stessa etichet~a liberali e qualunquisti, nittiani e realiani, presenta come candidati alla Camera il dr. Giuseppe Nitti, figlio del vecchio ex presidente, il dr. Petraccone, accanito avversario del democristiano Pagliuca in Muro Lucano, l'avv. Brt1ni, il dr. Mastrosimone, il nittiano prof. Cerone, il dr. Giuseppe Ferri, l'avv. Aldo Morlino. Candidati del Blocco al Senato sono l'avv. Bruni (collegi di Matera e Tricarico) e l'avv. Nicola Galasso (collegio di Cor~eto Perticara). Nella lista del P.R.I., che non ha candidati al Senato, si presentano, tra gli altri, l'avv. CifareLli, e l'avv. Alessandro Bruni, di Pisticci. Le elezioni del 18 aprile rappresentano una svolta i~portante nel processo di riassestamento politico del Mezzogiorno. La situazione elettorale lucana, che forma oggetto della nostra indagine, anche se non può venire assunta a paradigma di tutta la realtà meridionale, riflette tuttavia, ed in modo significativo, quel generale fenomeno, caratteristico nel Sud, di decomposizione e di riassorbimento nei maggiori schieramenti delle clientele tradizionali, alla ct1i influenza si viene man mano sostituend-o, come abbiamo già visto in parte, la presenza più decisiva e preponderante delle organizzazioni politiche di massa. E questo orientamento dell'elettorato verso i maggiori partiti resterà un dato permanente della realtà 182] Bibloteca Gino Bianco

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