VII. LE ELEZIONI DEL 18 APRILE Anche nel 1948 vengono presentate in Basilicata nove liste di candidati per l'elezione della Camera. Scomparse le liste dei comunisti indipendenti e quella locale del dr. Mastrosimone, sono presenti, nell'ordine, le liste di Unità Socialista, della Democrazia Cristiana, del Partito Nazionale Monarchico, del Fronte Democratico Popolare, del Partito Cristiano Sociale, del Movimento Sociale Italiano, del Blocco Nazionale, del Movimento Nazionalista di Patrissi, del Partito Repubblicano Italiano. Le maggiori novità si riscontrano nello schieramento di destra, dove due formazioni politiche, sorte da poco, affrontanoper la prima volta la prova delle urne: il M.S.I., che ha raccolto ex fascisti di secondo piano, reduci repubblichini e giovani nostalgici (i maggiori esponenti del fascismo del ventennio, più esperti, o restano nell'ombra, o dànno il loro appoggio a formazioni più consistenti), e il P.N.M. Nella lista della D.C., con la signora Iervolino, rappresentantedella direzionale nazionale, si ripresentano l'on. Colombo, deputato alla Costituente, il prof. Marotta, segretario del partito per la provincia di Potenza, l'ing. Catenacci e l'avv. Pagliuca. Entrano per la prima volta in lista il prof. Gaetano Ambrico, un giovane di Azione Cattolica che si prof essa dossettiano e che è appoggiato dal clero delle diocesi del Materano, e l'avv. Scognamiglio, sindaco di Potenza. L'on. Zotta, anch'egli già deputato alla Costituente, si presenta invece come candidato al Senato nel co1legio di Potenza. Altri candidati democristiani al Senato sono l'avv. Nisio (collegio di Matera), l'avv. Domenico Schiavone (collegio di Tricarico), Michele D'Aquino (collegio di Corleto Perticara), Antonio De Riase (collegio di Lagonegro), il prof. Raffaele Ciasca (collegio di Melfi). Quest'ultimo era commissario straordinario del Partito Liberale per la provincia di Potenza quando gli venne offerta la candidatura nelle file d(lla D.C., candidatura che egli accettò abbandonando i suoi compagni di partito. Del resto alla vigilia del 18 aprile si verificarono molti altri episodi di trasformismo, e la D.C. scelse i suoi candidati al Senato tra i t< n.otabili >>, democristiani e non, il cui maggiore requisito era costituito dal seguito clientelistico che potevano vantare nei loro collegi. Nella lista di Unità Socialista si ripresentanol'on. Pignatari, l'on. Di [81] BiblotecaGino Bianco
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