tando intorno alle loro iniziative (13 ); non quotidiani che adempiano ad' un'analoga funzione; non compagnie teatrali, nè gallerie d'arte stabili. Non che Salerno non si distingua, in megJio, da tanti altri capoluoghi di pro-· vincia del Sud: giacchè, per cominciare dalle scuole di Stato, troviamo qui. tipi di scuole che in altre province sono inesistenti (14 ); v'è anche un Convitto Nazionale; vi sono l'Archivio di Stato, il Museo provinciale, ricco di materiale archeologico di origine greca e italiota, una Biblioteca Provin-· ciale ben diretta e ordinata (15 ), la Societa Salernitana di Storia Patria e la Società Economica Salernitana, che rnsieme curano, per iniziativa della Camera di Commercio locale, una << Collana storico-economica del Saler--- nitano » (16 ); altre pubblicazioni saltuarie avvengono per iniziativa della (13 ) C'è un solo editore che pubblica testi scolastici, in specie i corsi dei docenti del Magistero: è l' << Editrice Hermes ». Vi sono pure tipografi che stampano libri_in conto dell'autore o di enti. ( 14 ) Dall'Annuario del Ministero della P. I. 1953-54 risulta che in Salerno-città_ esistono i seguenti tipi di scuoie: Liceo-Ginnasio, Liceo Scientifico, Istituto Magistrale, Scuola Media (2), Istituto Tecnico Commerciale, Scuola Professionale Femminile,.. Scuola Tecnica Industriale, Scuola Tecnica Commerciale, Scuola Secondaria di Avviamento Professionale (5), Scuola di Ostetricia. ( 15 ) La Biblioteca Provinciale è l'unica biblioteca pubblica di Salerno. Fondata nel 1844, nel 1870 contava 8.000 volumi; nel 1935, volumi 60.000; oggi circa 85.000· (notizie storiche sulla Biblioteca sono nel volume << La Provincia di Salerno vista dalla R. Società Economica», vol. I, Salerno 1935, pp. 279-281; altre notizie sulla vita culturale salernitana nel passato nel cap. << Pubblica istruzione ed Istituti colturali >> della medesima opera, pp. 274-285). Per gli acquisti la Biblioteca dispone di lire 2.000.000 all'anno, ivi comprese però le spese per le rilegature e per gli abbonamenti alle riviste.,. Il numero dei lettori si aggira sugli 80-100 al giorno (media annua). I libri più richie-- sti sono i classici latini, greci e italiani, poi quelli di storia. Si danno in lettura circa 15.000 opere al mese. Il prestito locale si aggira su 7.000 libri al mese; da altre biblio-- teche si richiedono in media cento libri al mese. Il grosso dei lettori è costituito da studenti delle scuole medie superiori, da studenti universitari, da professori (specieper la ·preparazione ai concorsi); scarso l'afflusso del ceto popolare. Il patrimonio della. biblioteca non s'indirizza d'altra parte alla cultura popolare: l'indirizzo è storico, let-- terario e giuridico, prevalentemente di livello scientifico, o aln1eno si rivolge ad un. pubblico borghese; un buon posto occupano inoltre i libri di medicina. La biblioteca è assai. bene ordinata e funzionante; è diretta da un profugo giuliano, il dott. Colombis, e conta, oltre al direttore, cinque impiegati. ( 16 ) « Collana storico-economica del Salernitano pubblicata dalla Camera di [73] Bibloteca Gino Bianco -
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