Nord e Sud - anno V - n. 40 - marzo 1958

. ,'.delprof. Spano, incaricato di Archeologia che formalmente però continuava ad avere il titolo di direttore. Due altri titolari, per la letteratura italiana (Gaetano Trombatore) e la pedagogia (Roberto Mazzetti) furono nominati Tispettivamente nel 1955 e nel 1956; così potè entrare in funzione il Con- ·siglio Direttivo, che designò Direttore il Bendiscioli, il quale già come Vice- .~dire~toresi era adoperato intensamente per ridurre i molteplici inconve- _nienti che lo stato di provvisorietà arrecava alla vita dell'Istituto, senza ferJnarsi dinanzi a grossi ostacoli di varia natura, e senza cedere a pressioni e :suggestioni provenienti da taluni settori dell'ambiente locale. Nominati i tre prof essori di ruolo, sarebbe dovuto entrare in fùnzione anche il Co11- .siglio d'Amministrazione, cui spettava tra l'altro, la nomina del Direttore -designato dal Consiglio Direttivo. Ma per comporlo mancava al principio -del '57, il membro che doveva essere designato dal Consiglio Comunale di .Salerno; solo nel giugno 1957, dopo laboriose tra,ttative, questo membro .sarà scelto nella persona dell'on. Alfonso Tesauro, professore dell'Università di Napoli e direttore di quel Magistero femminile pareggiato << Suor -Orsola Benincasa » (5 ). Nel frattempo il Ministero, di fronte alle dimissioni -<lelCommissario Quagliariello (che già per il biennio 1954-'56 aveva chie- .sto ed ottenuto di essere coadiuvato da un sub-commissario, nella persona del dott. Menna, di cui diremo tra poco), e anche di fronte al disordine am- _ministrativo dell'Istituto, ritenne opportuno di nominare un altro Com- .missario nella persona del dott. Pafumi, alto funzionario del Ministero del- .la P.I. Il nuovo Commissario, prendendo atto della designazìone fatta dal -·Consiglio Direttivo, il 1 ° marzo 1957 nominava Direttore il Bendiscioli. .Erano normalizzate così definitivamente le cose per quanto concerne il _governo didattico e disciplinare del Magistero. Si approssimava ora il momento in cui saranno 11ormalizzati anche il governo amministrativo e la .gestione economica con la nomina del Presidente del Consiglio d'Ammi- _nistrazioneda parte del Ministero di P.I., e il passaggio dei poteri dal Com- ( 5 ) Non va dimenticata, per comprendere il clima in cui poterono verificarsi i fatti ~anormali più sopra descritti, la situazione del Consiglio Comunale di Salerno. Nel 1954, quando la città era amministrata da una giunta monarchico-missina, il Consiglio fu sciolto per un ricorso contro irregolarità fo~mali di alcuni seggi elettorali promosso d~11aD:C,,; il Comune fu retto da una Commissione fino alle nuove elezioni che eh- ' bero luogo il 27 maggio 1956. [58] Bibloteca Gino Bianco

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