Nord e Sud - anno V - n. 40 - marzo 1958

missioni d'esame, si riducevano a lire 21.740.000. Modesti, al paragone, i contributi degli Enti: lire 2.500.000 il Comune di Salerno; 2.500.000 la Amministrazione Provinciale; 250.000 la Camera di Commercio; 298.000 in complesso i Comuni « convenzionati >> della provincia, taluni quotati per cifre irrisorie (3 ): ma, dato il deficit cronico dei bilanci comunali, la esigibilità di questi ultimi modestissimi contributi è sempre stata talmente I incerta da no11poter essere presa in considerazione in una .realistica previsione di bilancio; anzi, alla fine del 1956 ùno degli Enti finanziatori maggiori risultava 'in arretrato di circa quindici milioni nel versamento dei contributi previsti dalle convenzioni. In totale comunque l'apporto degli Enti finanziatori rappresenta appena 1/7 delle entrate. A partire dal 1955-'56 è stato chiesto a tutti gli Enti suddetti un contributo straordinario, non già per impostare un qualsiasi programma di vasto respiro, ma semplicemente per far fronte alle maggiori spese derivate dall'immissione, nel corpo insegnante, di tre professori di ruolo. La richiesta in parte è stata accolta; ma in sostanza, come è facile intuire, l'Istituto conduce vita grama, poichè le entrate servono appena a soddisfare le spese indispensabili per non morire (4 ). ( 3 ) Diamo l'elenco dei Comuni <<convenzionati~ cui facciamo seguire la cifra annuale che dovrebbero versare al Magistero: Amalfi 15.000, Ascea 8.000, Atrani 3.000, Baronissi 10.000, Bellosguardo 5.000, Capaccio 12.000, Castiglione dei Genovesi 1.000, Calvanico 3.500, Eboli 10.000, Felitto 5.000, Fisciano 5.000, Giungano 3.000, Laviano 5.000, Monteforte CiJento 2.500, Montecorvino Rovella 25.000, Montecorvino Pugliano 8.500, Montesano sulla Marcellana 15.000, Oliveto Citra 10.000, Olevano sul Fusciano 10.000, Petina 3.500, Frignano Cilento 2.000, Pellezzano 15.000, Romagnano al Monte 2.000, Roccapiemonte 5.000, Stella Cilento 4.000, Serre 8.000, S. Pietro al Tanagro 5.000, Scafati 25.000, Sarno 50.000, Sala Consilina 10.000, Sanza 7.000, Corleto Monforte 5.000. Si tenga presente che nel censimento del 1951 la provincia di Salerno denunciava il 25% di analfabeti totali, e il 25% di alfabeti senza il minimo titolo di studio, cioè senza il certificato di proscioglimento; e che qui, come in quasi tutto il Sud, manca un gran numero di aule per le scuole elementari; ciò, unito alla povertà di parecchi Comuni, aiuta a comprendere il perchè dell'inadempienza a versamenti di mille o duemila lire. ( 4 ) Il bilancio preventivo 1956-57,impostato al pareggio, prevedeva entrate e uscite di lire 40.202.000; ma poichè le partite di giro erano di quasi cinque milioni, il totale [55] Bibloteca Gino Bianco

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