mo non era dunque così « rap·presentativo >>da impegnare con la sua accettazione un qualsivoglia partito; d'altra parte era pur sempre un << notabile>>, uno dei tanti personaggi proconsolari della democrazia meridio- · nale - specie delle provincie campane - sensibili non più che tanto alla chiarezza delle posizioni ideologiche e politiche, ma sensibilissimi alla loro reale e possibile base clientelistica, agl'interessi del campanile. Durante i cinque mesi in cui fu prima sottosegretario e poi ministro, il Cuomo non svolse un ruolo politicamente autonomo o comunque rilevante. Una volta però si espose ad un violento attacco, o meglio reazione, da parte del CLN di Bari, per un articolo uscito sulla << Gazzetta del Mezzogiorno » del 19 feb.braio 1944: l'articolo doveva apparire anonimo, come una nota ufficiosa del governo; ma, per un malinteso, il nome dell'estensore, che era appunto il Cuomo, fu pubblicato in •calce.Nell'articolo si accusavano di viltà gli antifascisti per il loro comportamento sotto il regime; si attribuiva assai infelicemente tutto il merito della caduta del fascismo al governo Badoglio ed al re, i quali dal contesto apparivano quasi antifascisti e antitedeschi da . sempre.. Esprimendo poi il proposito del governo << di non consentire a chicchessia di attraversare lo sforzo di guerra che la Nazione deve sopportare» l'articolo rivolgeva aspre censure ai partiti del CLN, che proprio in quel tempo chiedevano l'abdicazione del sovrano come condizione per ìa formazione di un governo di unità nazionale; e li invitava a « sacrificare pregiudiziali politiche o divergenze di idee >>alle « superiori esigenze della Patria in guerra» (1 ).· Questo linguaggio, appropriato dopo una Caporetto, nel 1917, era quanto meno anacronistico dopo lo sfasciamento dell'8 settembre, di fronte alla rivoluzione morale che gli spiriti più avveduti e seri cercavano di destare nelle masse in preda all'apatia. Soprattutto era inaocettabile dagli antifascisti perchè era usato in nome e in difesa di un governo che appariva, nella persona del re che l'aveva formato, corresponsabile del disastro. L,'articolo, mediocremente retorico nella forma e paternalistico nella sostanza, mostrava il Cuomo allineato sulle posizioni di un liberalismo legittimistico di esterna d~stra, in cui l'estrema destra è la sostanza, e il legittimismo e il liberalismo l'appendice. Dopo le dimissioni del gabinetto (nell'aprile 1944), il Cuomo rientrò nell'ombra, almeno . ( 1 ) A. Degli Espinosa, Il Regno del Sud, Parenti, 1955, pp. 340-43.· [52] Bibloteca Gino Bianco
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