Nord e Sud - anno V - n. 40 - marzo 1958

Il mito dell'impunità Mentre stiamo licenziando le ultime bozze di questo numero di Nord e Sud le vicende cl1e derivano dai fasti dell'amministrazione levantina che per sei anni ha sgovernato Napoli sembrano aver assunto un nuovo corso e sono in pieno svolgimento. Quando di questo svolgimento si potrà dare un giudizio più preciso, nella n.d.r. del prossimo numero, avremo modo di valutare meglio le direzioni del nuovo corso. Per ora ci limiteremo ad esprimere con n1olta fermezza la nostra solidarietà col commissario straordinario, prefetto Correra, cui auguriamo di entrare nella storia della nostra città con gli stessi titoli di benemerenza che a suo tempo furono riconosciuti a quel giudice istruttore del processo Cuocolo che sfidò e sconfisse la camorra di cinquant'anni or sono. Nello stesso tempo non possiamo non deplorare con altrettanta fermezza la suscettibilità del senatore De Nicola, il quale è stato protagonista di uno sgradevole episodio quando ha manifestato un risentimento politicamente ingiustificabile contro il commissario straordinario; facendo così in1plicitamente pensare a una riposta intenzione del più rappresentativo uomo politico della città di esprimere indirettamente la propria solidarietà con il sultano finalmente defenestrato. Dobbiamo aggiungere che anche noi riteniamo che l'intervento del Governo sia stato tardivo. Meglio tardi che mai, però. L'importante è che si ponga fine al mito dell'impunità, su cui Lauro ha fondato le proprie fortune elettorali. Questo mito, dagli ultimi provvedimenti del Governo, è stato seriamente scosso. Risorgerebbe, però, più operante di prima, se il Governo non conducesse la sua azione fino alle estreme conseguenze. NoRD E Suo [SO] Bibloteca Gino Bianco

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