Nord e Sud - anno V - n. 40 - marzo 1958

vioni e da altri infortuni, anche dall'impeto dei venti; sia l'industrializzazione dell'Isola, per quanto concerne la produzione della pasta cellulosa. Lo studio del Clemente e del Falchi accerta e dimostra che le condizioni climatiche ed ecologiche della Sardegna sono quanto mai favorevoli all'incremento degli eucalipti; condizioni del tutto simili a quelle dell'Australia, patria di origine di queste piante, di dove possono essere importate e diffuse, fra le numerose specie di eucalipti che colà vegetano, alcune nuove specie caratterizzate da rapidi accrescimenti e da produzione di ottimo legname. Que-- sto legname di cui la eucaliptocoltura è capace può consentire, come si è accennato, l'impianto d'una fabbrica di pasta per cellulosa (cartiera). Al cui scopo sarebbe opportuno organizzare lo sfruttamento tempestivo, razionale e organico dei prodotti. Queste le principali conclusioni. Già la vigente legislazione regionale appare sufficientemente ricca di provvidenze atte a promuovere la coltivazione e l'incremento degli eucalipti. Fonte, questi, di ricchezza ed elemento efficace· anch'essi per la rinascita forestale, agraria e industriale della Sardegna. SALVATORE CAMBOSU L'Abruzzo e I''' Autostrada del sole'' Nella scorsa estate, un convegno di amministratori, di tecnici e di funzionari, tenutosi ad Aquila, e un successivo raduno di sindaci a Sulmona,. richiamarono l'attenzione della competente autorità sul problema della viabilità abruzzese. Fra l'altro, dai dibattiti, sembrò emergere un chiaro movimento di pubblica opinione a favore della variante umbro-sabina dell'autostrada del sole. La polemica tra i sostenitori del tracciato ufficiale e quelli che preferivano la « variante » era in fase calda, e parlarne allora sarebbe apparso per lo meno tendenzioso. Oggi, a freddo, trattare l'argomento è più facile,. e prendere posizione ragionatamente per una tesi, meno sospetto. Le autostrade non sono, nella realtà italiana d'oggi, arterie destinate prevalentemente a scopi turistici, come le prime, costruite nel I 925-1930, quando l'automobile era ancora un lusso (Milano-Laghi, Firenze-Mare~ Roma-Ostia, Napoli-Pompei). In quest'ultimo trentennio, l'enorme diffusione dell'automezzo come strumento di lavoro. ha conferito all'autostrada un valore assai più vicino a quello delle ferrovie che non a quello delle prime autostrade turistiche. Con questa essenziale differenza: che le autostrade devono articolarsi e integrarsi nel complesso sistema delle strade ordinarie, provinciali, urbane, che consentono di raggiungere la fabbrica, il [41] Bibloteca Gino Bianco

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