cento m., la prima da NO a SE, l'altra da O a E; le quali, convergendo sul Golfo di Cagliari e sul massiccio del Sàrrabus, fanno vortice. D'estate, il maestrale traversa di giorno la pianura campidanese, secca e calda, e giunge opprimente al Golfo di Cagliari, detto degli Angeli; di notte, si rinfresca e mitiga l'aria infocata dal suo fiato diurno e dalla canicola. Ma di esso ancor più opprimente e senza pentimenti e non meno frequente è lo scirocco in questa zona dell'Isola. Esso arriva molto caldo e umido alle coste meridionali e invade l'interno, specialmente d'estate. Nella parte centrale dell'Isola imperversa sui mille metri il ponente che predomina sul libeccio. Le coste orientali sono frequentate dai venti di NE e di E, dai quali il massiccio del Gennargentu protegge le altre zone. Queste notizie, che ognuno può controllare sulla precisa « Guida della Sardegna» del Touring, chi desideri approfondirle potrà ricorrere al magistrale saggio di Mario Pinna: Il clima della Sardegna (Pubblicazioni dell'Istituto di Geografia dell'Università di Pisa, diretto dal prof. Alberto Mori; Libreria Goliardica, Pisa, 1954). Ora, poichè le maggiori pianure agrarie dell'Isola attualmente sono prive di alberature, e sono appunto battute dai venti, allo scopo di offrire la migliore ospitalità alle colture agrarie intensive e a quelle arboree specializzate, è indispensabile aggiungere alle altre bonifiche nell'Isola, quella eolica. Indispensabile perciò l'impianto della rete principale delle fasce frangivento. Preferibile, sopra tutte le essenze più adatte, l'eucalipto, secondo le conclusioni rigorosamente scientifiche dei dottori Salvatore Clemente e Mario Falchi, incaricati di tale studio dall'Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione autonoma della Sardegna (v. La coltivazion.e degli eucalipti in Sardegna) Cagliari, I957). Tale coltivazione nell'Isola è di data recente. Risale infatti appena a un trentennio, quando vi si ricorse con risultati positivi per le fasce frangivento nella bonifica di Arborea. Da dieci anni in qua essa è stata ripresa, con risultati altrettanto positivi dall'Ente per la Trasformazione Fondiaria e Agraria della Sardegna, dal Corpo Forestale, dall'Opera Nazionale Combattenti e dal Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis. Nè mancano esperimenti riusciti, dovuti all'iniziativa di gruppi di contadini associatisi in Cooperative, ad esempio quelli di Narbolia, alle porte di Oristano. Un ulteriore incremento è previsto in relazione alle grandi bonifiche irrigue attualmente in corso di realizzazione nelle maggiori pianure dell'Isola (Campidani di Cagliari e di Oristano, Baronia, Nurra, ecc.). Non trascurabile anche il lato disinteressato dell'alberatura, e cioè l'abbellimento del paesaggio, oggi in massima parte calvo e desolato. Sono inoltre da sottolineare sia i considerevoli benefici che ne trarrà, come si è detto, l'agricoltura messa in forse moltò spesso, oltre che dalla siccità e dalle allu- [40] Bibloteca Gino Bianco
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