Nord e Sud - anno V - n. 40 - marzo 1958

renze internazionali, nei lavori preparatori dei trattati, nella stessa funzione di rappresentanza, hanno recato preziosi contributi agli interessi e al prestigio del paese. Ora non è ammissibile che sulla « carriera » - contro la quale è tanto facile, e spesso ingiusto, pole111izzare - si diffonda il discredito che sono capaci di procurare a tutti noi in generale, e in particolare al corpo diplomatico da un lato, agli emigranti dall'altro, i nostalgici di Ciano, o soltanto i figli di buona famiglia reazionaria, veneta o napoletana. N. d. R. Scuola e industria Torino ha ospitato, dal 16 al 18 dicembre 1957, un convegno sul tema « Rapporti tra scuola e industria >. Del convegno racconteremo la preparazione, le vicende e le co11clu• sioni; 11n contributo alla storia della politica e della cultura in Italia sotto il governo Zoli. L'UNURI aveva in cantiere questa manifestazione almeno dalla pri• mavera scorsa, dopo il 7° Congresso universitario, che impegnava la Giunta esecutiva ad un dialogo culturale e politico con gli ambienti pubblici e privati interessati alla riforma dell'istruzione superiore. In primis, dunque, col mondo produttivo, coi sindacati, con l'industria privata e con lo Stato (anche come imprenditore); e col mondo accademico, alla luce dei rapporti che lo legano all'economia del paese. Ricordiamo che il progetto era stato salutato, all'interno e fuori del mondo studentesco, con attesa fiduciosa. Le conclusioni del congresso, unitariamente democratiche e JJrogressiste, candidavano gli studenti laici e cattolici alla delicata e importante funzione di denuncia politica delle bardature corporative di certo mondo accademico e di certa miopia imprenditoriale, che tende a considerare gli obiettivi e i risultati della scuola superiore come subalterni alle immediate esigenze del profitto. Dove trovare, quindi, partenza migliore di quella sancita nel congresso, secondo la qu~le lo sviluppo economico del paese può fornire l'occasione per il ri11- . novamento contemporaneo della scuola e del mondo produttivo in Italia? Quale condizione più invidiabile dell'unità degli studenti laici e cattolici, riaffermata nelle mozioni conclusive, sull'obiettivo di riforma democratica e funzionale delle università, alla luce delle esigenze di un paese moderno, europeo, e sulla più precisa definizione del rapporto scuola-industria, rispettoso del contributo autonomo degli istituti superiori? Oltre l'unità programmatica, l'UNURI con il congresso di Rimini [35] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==