Nord e Sud - anno V - n. 40 - marzo 1958

di evitare W1 giudizio su queste ultime: la condizione di forza della nuova alternativa, anzi, consisterà proprio nella chiarezza della critica alle posi-- zioni altrui. E, d'altra parte, se alle ·nuove istituzioni si assegna altresì il compito di rinnovare dall'interno il PSI, non deve mancare una considerazione attenta dell'attuale situazione del partito. Nel quale una vera distinzione del PSI dal PCI è avversata sia da quanti legano le proprie posizioni politiche ai sentimenti di avversione per i socialdemocratici o di rimpianto per la lunga milizia a fianco dei comunisti, sia da quelli che continuano a farsi portatari della lezione di Morandi sulla politica unitaria, sul traguardo «ideale» assegnato al PSI, e consistente nella maggioranza assoluta da conseguire insieme al partito comunista. La necessità di scegliere e di giudicare esiste, dunque, nell'ambito stesso del partito. Sottrarsi ad essa significa, su di un piano generale, far venir meno la condizione da cui può dipendere la riforma degli abusi e l'intrapresa di una strada più feconda per il comune avvenire politico, e rimanere prigionieri del mito di una « nuova societ.à » che può nascere soltanto dalle ceneri degli ordinamenti attuali; su di un piano più particolare, trovarsi schierati, più o meno consapevolmente, dalla parte di coloro che si bat- , tono perchè nel partito poco o nulla cambi. Poichè, in politica, è illusorio pensare che le scelte possano essere eluse o rinviate: ogni rinuncia ed og11i ritardo è sempre un atto di più a favore di chi incarna tendenze reazio- • • • nar1e o conservatr1c1. ... L'intrico di motivi che sta all'origine dell'atteggiamento degli intellettuali socialisti non termina qui. Non si arresta, cioè, al limite di un istituzionalismo che perde ogni validità rinnovatrce dal momento che non è sorretto da una volontà anch'essa nuova, ma si complica per l'introduzione di un nuovo ordine di considerazioni, tipico delle opportunità della tattica politica. La quale ricorda quanto sia poco saggio rendere pubblica una verità? tutte le volte che può derivarne un qualche vantaggio dell'avversario. È lo stesso pensiero che attraversa la mente di quei socialisti, i quali temono che un troppo aperto dibattito sulla dottrina marxista possa conse- ~ gnare nuovi argomenti polemici alle parti avverse. « Demistificare », quindi, ma « con juicio ». Dove si vede sia facile passare dalla discussione sul rapporto tra cultura e politica .alla confusione dei due termini. Infatti, la soluzione, offerta da chi propugna il rinnovamento, ma ne teme le conse- [28] Bibloteca Gino Bianco I

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