ma semmai la nostra somma imperizia di frettolosi correttori delle bozze di stampa. Dovremmo aggiungere anche qualche considerazione sul tono della lettera del Professor Rossi Landi, e su certi suoi espedienti polemici, l'uno e gli altri di dubbio gusto. Il Professor Rossi Landi, tra l'altro, ritiene opportuno separare le responsabilità della direzione della rivista da quella dell'Autore dell'articolo sul neopositivismo. Ora è ben vero che Norà e Sui ha sempre rispettato la più ampia libertà di opinione dei suoi collaboratori, sì che può benissimo capitare che la direzione non condivida questo o quel giudizio espresso appunto dai suoi collaboratori; e tuttavia Nord e Sud non è un'antologia di belle o brutte pagine, ma il risultato del lavoro di una affiatata équipe. Comunque, il Professor Rossi Landi parla dell'articolo di Tullio De ~1auro come di una « macchia » ·della cultura italiana e addirittura di una cattiva azione. Quell'analista del linguaggio ch'egli è dovrebbe ben conoscere il valore delle parole che adopera e rendersi conto che è un espediente polemico di gusto discutibile, e per noi inaccettabile, il ricorso a un interrogativo di questo genere: voi siete bravi~ fate una bella rivista; come avete mai potuto risolvervi a pubblicare un articolo che è una macchia della cultura italiana, una cattiva azione? Orbene, a considerare attentamente e cornplessivamente l'attività di Nord( e Sud~ ci si può agevolmente rendere conto che nelle pagine che forse incontrerebbero di più l'approvazione del Professor Rossi Landi~ nelle pagine cioè di analisi positiva e concreta, circola lo stesso spirito culturale, la stessa ispirazione storicistica che corre al fondo dell'articolo del De Mauro. E' in ragione di questa comune ispirazione culturale che lo studio del De Mauro, da noi sollecitato prima e approvato poi, ci è sembrato e continua a sembrarci al suo posto in Nord e Sud. Quanto alla parte contemuliosa della lettera del Professor Rossi Landi~ noi non vogliamo scendere sullo stesso piano. Diremo soltanto che il tono prescelto dal Professor Rossi Landi per una poleinica che si vorrebbe culturale ci sembra, qua e là, esso per primo, una «macchia». Ma questo riguarda il Rossi Landi e non la tradizione neopositivistica italiana. N. d. R. [120] Bibloteca Gino Bianco
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