Nord e Sud - anno V - n. 40 - marzo 1958

che uno speciale impegno a perfezionare la solidarietà affettuosa, diretta,. in occasione di lutti e disgrazie dei parrocchiani, a rendere quanto più completa possibile la rete di collegamento con tutte le famiglie della parrocchia, ad assicurare la presenza del maggior numero possibile di appartenenti alle· • categorie speciali alla predicazione per loro predisposta. Ai laici è stato affidato anche lo svolgimento di molte conferenze interne in preparazione della predicazione con cui, nel novembre dello scorso anno, è culminata la Missione. Per metterli in grado di intrattenere i fedeli su temi religiosi è stato organizzato un apposito corso di teologia. In un primo tempo si è detto che i laici avrebbero partecipato anche alla predi-- cazione di novembre, ma poi si è ritenuto più opportuno riservarla al solo clero. Riguardo a quelle conferenze interne, va ancora notato che per evitare il sospetto di speculazioni politiche nessun militante della D.C. è stato scelto come oratore. Esclusi dalla predicazione conclusiva, i laici vi hanno tuttavia cooperato in vari modi, sul piano organizzativo, e specialmente curando l'allestimento dei locali per le riunioni. ' L'attività del laicato è stata coordinata, oltre che dalla segreteria cen-· trale, da Comitati istituiti per l'occasione in ognuna delle 126 parrocchie dellla città, e funzionanti in base alle istruzioni di un << Vademecum ». A far parte dei Comitati sono stati chiamati i rappresentanti delle associazioni parrocchiali e altre persone scelte discrezionalmente dai parroci. Ogni Comitato, eletto un presidente e un segretario, ha nominato per ogni caseggiato compreso nell'area parrocchiale un incaricato con funzioni di collegamento. Inoltre, attraverso il Comitato, ciascuna parrocchia si è messa in collegqmento con un convento di suore di clausura, invitandote a speciali preghiere e tenendo con esse, secondo le istruzioni, una regolare corrispondenza per informarle dell'andamento della Missione. Il clero è stato naturalmente attivissimo in tutte le fasi, e non ha trascurato alcuna iniziativa che potesse contribuire al successo della Missione. Un notevole apporto è venuto anche dal clero non milanese, soprattutt() nella fase conclusiva. Ma anche prima vi sono stati significativi casi di collaborazione da parte del clero extramilanese: nell'estate del 1957, ad esempio, in molte località di villeggiatura solitamente frequentate da milanesi~ i parroci hanno volentieri acconsentito ad informare i fedeli domenicali [9] Bibloteca Gino Bianco

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