Nord e Sud - anno V - n. 39 - febbraio 1958

che ruppe gli argini di valle Tramontana; e il pericolo si fece nuovamente grave nell'ultima primavera. Anche qui il rimedio radicale, l'unico atto a dare tranquillità alle popolazioni agricole della zona, è l'interclusione completa dell'unica apertura delle valli verso il mare: la bocca del porto di Caleri. Si tratta di una bocca di poche centinaia di metri, appena sufficiente a consentire il transito di qualche natante da pesca, ma estremamente pericolosa per i terreni retrostanti alle valli in caso di mareggiata. Basta una diga che congiunga i cordoni dunosi, già sufficientemente alti sul litorale, per proteggere l'intero retroterra. Naturalmente la chiusura della bocca del porto di Caleri, così come quella della sacca di Scardovari, pone il problema del prosciugamento delle valli da pesca e della successiva bonifica. Ma, come ora vedremo, ricalcando le conclusioni dell'inchiesta condotta dal gruppo del Mulino, non solo questa è l'unica soluzione possibile, ma è anche la soluzione che permette di guadagnare nuovi territori . alla produzione agricola; con conseguente notevole assorbimento di manodopera, sicchè ne sarebbe alleggerita e forse addirittura eliminata la disoccupazione, che grava su tutti e tre i Comuni, ed in modo particolare su quello di Rosolina. Oltre la chiusura della bocca del porto di Caleri, bisognerà provvedere anche alla sistemazione della zona compresa fra il Po della Maistra e il Po della Pila, dove il problema appare di meno facile ed evidente soluzione, dato che il terreno, a differenza di quello compreso fra il Po di Levante e il Po della Maistra, sembra in fase di erosione. · LA BONIFICA E LA PIENA occUPAZIONE. - La chiusura della sacca di Scardovari, per il Comune di Porto Talle, e quella della bocca del Porto di Caleri, per i Comuni di Contarina, Donada e Rosolina, pongono in primo piano, come dicevamo, il problema della sorte degli stagni da pesca retrostanti, e quindi della bol)ifica conseguente. Si tratta, dunque, di vedere che cosa rappresentino questi stagni da pesca nell'economia dei quattro Comuni. [86] Bibloteca Gino Bianco

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